Torino, città dell'aerospace

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Se l’anno scorso Cdp ha scelto proprio Torino per aprire Takeoff, il suo acceleratore verticale sull’aerospace e l’Agenzia spaziale europea ha fatto lo stesso con Esa Bic Turin, il programma di incubazione che fa parte della rete europea degli Esa Bic (European Space Agency Business Incubation Centres) un motivo c’è: “Nella space economy l’Italia potrebbe essere autosufficiente.  – “– commenta Angelo Cavallo, direttore dell’Osservatorio Space Economy del Politecnico di Milano –. Avevamo un simile vantaggio anche sul digitale e ci siamo persi, in quest’ambito l’Italia ha una seconda opportunità”. E Torino e il Piemonte possono esserne il fulcro. Oltre ai nuovi hub di innovazione Torino è ricca di aziende del comparto. Anzi, sono proprio queste a stimolare la fondazione e l’arrivo di molte startup innovative del settore nel capoluogo piemontese. Da Thales Alenia Space, che sta puntando forte sui programmi della Nasa e dell’Esa, l’Agenzia spaziale Europea, per riportare stabilmente l’uomo sul satellite della Terra ad Argotec, che ha sviluppato il il microsatellite ArgoMoon a bordo dello Space Launch System di NASA – il più potente razzo mai costruito – che avrà il compito, tra le altre cose, di validare tecnologia in orbita e scattare foto del secondo stadio del vettore, sono tante le aziende aerospaziali di rilievo a Torino.

Il progetto italiano con capofila Torino

Thales Alenia Space, ha firmato con l’Agenzia Spaziale Italiana un contratto per lo sviluppo della Space Factory 4.0, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In qualità di mandataria, Thales Alenia Space guida un Raggruppamento temporaneo di imprese che include Argotec, Cira e Sitael, per la realizzazione di un sistema di fabbriche spaziali interconnesse locate in Italia che sarà operativo entro il 2026 .

Thales Alenia Space, in qualità di mandataria, consoliderà le competenze industriali del nostro Paese nella realizzazione e verifica di componenti e parti di satelliti. Il consorzio  implementerà sistemi di automazione e digitalizzazione dei processi per costruire satelliti avanzati, in particolare nel settore dei micro e piccoli satelliti che includono le famiglie Platino e Nimbus.

La Space Factory offrirà i mezzi e gli strumenti specifici per produrre satelliti avanzati in un’ampia gamma che va dalle grandi infrastrutture di  satelliti di poche centinaia di kg ai satelliti di poche decine di chilogrammi, prodotti nelle grandi quantità previste dalle nuove configurazioni di costellazioni. Le realtà della Space Factory 4.0, distribuita e diffusa sul territorio, saranno localizzate in Piemonte con Argotec, nel Lazio con Thales Alenia Space, in Campania con il Cira in Puglia e in Toscana con Sitael, un sistema di aziende spaziali interconnesse con la filiera – comprese startup e centri di ricerca – creando un hub produttivo avanzato per programmi spaziali nazionali, europei e internazionali.

L’incubatore aerospace dell’Esa

Thales alenia space è anche, insieme a Leonardo e altre grandi imprese, tra i partner di Esa Bic Turin che a oggi ha già incubato 15 startup del settore da tutto il mondo. “La numerosità e la qualità dei progetti imprenditoriali supportati da Esa Bic Turin nel primo anno di attività confermano la vivacità e l’attrattività del nostro territorio per il comparto aerospaziale – ha spiegato Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino -. Il Politecnico di Torino è impegnato nel supporto allo sviluppo tecnologico di queste imprese per aumentarne le opportunità di crescita e affermazione sul mercato. La ricerca e i progetti sui fondi Pnrr gestiti dal nostro Ateneo in ambito aerospaziale potranno ulteriormente alimentare nei prossimi anni le attività del centro di incubazione”.

Esa Bic Turin è un programma di incubazione con lo scopo di promuovere lo sviluppo di un ecosistema locale attrattivo per la crescente imprenditoria dello spazio e per gli attori che le ruotano intorno. Fra i suoi obiettivi ci sono lo sviluppo delle startup ad alto grado di innovazione tecnologica e il coinvolgimento collaborativo degli stakeholder attivi nel settore della Space Economy. Sostenuto anche dall’Asi e gestito da I3P con il supporto del Politecnico di Torino, della Fondazione Links, della Regione Piemonte, della Camera di Commercio di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo. “I progetti che incubiamo sono prevalentemente hardware per lo spazio – commenta Giuseppe Scellato, presidente di I3P, l’incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino – il software, infatti, puoi farlo in qualsiasi luogo, i componenti per montaggio hardware necessitano  di collaborazione, di progetti complementari, di open innovation e Torino è il luogo più adatto”.

Il progetto di Cdp

Risiede alle OGR Torino Takeoff, il programma di accelerazione dedicato a startup che sviluppano soluzioni e servizi nei settori dell’aerospazio e dell’advanced hardware, per accrescere la competitività di tutto il Paese, a partire dall’eccellenza accademica e imprenditoriale rappresentata dal Piemonte in questi ambiti. Parte della Rete Nazionale Acceleratori Cdp, il network presente su tutto il territorio per aiutare la crescita di giovani imprese specializzate nei mercati ad elevato potenziale, Takeoff è un’iniziativa congiunta dei promotori e investitori Cdp Venture Capital, attraverso il Fondo Acceleratori, Fondazione Crt, tramite il braccio operativo Sviluppo e Crescita e UniCredit. Il progetto coinvolge inoltre Plug and Play Tech Center, in qualità di co-investitore e gestore operativo del programma di accelerazione, e OGR Torino, nel ruolo di innovation & networking partner. L’Unione Industriali Torino è partner istituzionale, il Gruppo Leonardo corporate partner, che metterà a disposizione delle startup le proprie distintive competenze industriali e tecnologie, maturate nel settore Aerospazio e nell’Advanced Manufacturing, durante tutte le fasi del programma.

Open innovation: un caso concreto

Anche l’indotto dell’automotive collabora spesso con il mondo aerospaziale torinese. Un esempio è Teoresi, azienda con una competenza globale in ambito engineering, che affronta le sfide dell’Aerospace grazie all’esperienza che ha costruito nel settore automotive, nel controllo di centraline e sistemi di comunicazione a bordo veicolo, nella gestione di sensori, nell’implementazione di sistemi telematici, di localizzazione e di riprogrammazione e controllo a distanza, tanto da essere stata ammessa dal Direttivo del Distretto Aerospaziale Piemonte tra i soci e ha avuto modo di partecipare al terzo “Dap Elevator Pitch”, appuntamento dedicato ai progetti e alle idee di business per l’aerospazio. “Teoresi è un’azienda che da trent’anni ha sviluppato competenze trasversali nel macro settore del trasporto, specialmente in automotive, su cui poter fare leva oggi per sviluppare applicazioni nel mondo aerospace – commenta Fabio Gadda,

Marketing Program Manager di Teoresi -. Guidare una macchina da sola è come guidare un drone? Evidentemente no, ma il lavoro di Teoresi è distillare queste competenze e tecnologie per trasferirle a un mercato contiguo. Le nostre esperienze nel settore della Human Machine Interaction, del powertrain elettrico e della guida autonoma possono sicuramente essere applicate al mondo dei velivoli”.

 

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