Risveglio 4.0 per le Pmi: una su tre ha investito in robotica e digitale

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Industry 4.0 non è più un’esclusiva dei “grandi”, ma sempre più un’esigenza sentita anche dalle piccole e medie imprese. Un terzi delle quali ha deciso di investire in macchinari che agevolano i processi di digitalizzazione di processi e prodotti grazie all’iperammortamento garantito dal piano Impresa 4.0. A dirlo è una ricerca svolta dalla società Met per conto del ministero dello Sviluppo economico, anticipata il 13 aprile dal Sole 24 Ore.

L’indagine ha scandagliato comportamenti e intenzioni di imprese fra i 10 e  i 49 dipendenti. Il 17,7% di esse già impiega sistemi che comprendono internet of things, robotica in manifattura e cloud. Il 9,4% ha intenzione di adottare questi sistemi a breve e l’1,2% li produce.

L’Istat nel recente Rapporto sulla competitività dei settori produttivi riporta che per il 34,2% delle imprese con meno di 50 addetti gli incentivi legati all’acquisto di tecnologie 4.0 sono stati rilevanti per determinare la scelta di investire (per le grandi imprese il dato sale al 57,6%).

E sul fronte del credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo – altro strumento promosso dal Mise per accompagnare il sistema produttivo verso la transizione digitale – il protagonismo delle Pmi è evidente con il 68% delle imprese beneficiarie che rientrano in questa categoria.

Tuttavia nel complesso la quota di Pmi che fanno scelte di questo tipo rimane una minoranza: infatti sempre da dati Istat emerge come nel 2017 si stima che solo il 42% delle Pmi abbia effettuato nuovi investimenti, mentre nel complesso delle imprese il 67% ha dichiarato di averne messi in atto.

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