L'intelligenza artificiale piace alle grandi aziende: lo studio presentato ad A&T Torino

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L’intelligenza artificiale può essere un’opportunità per l’industria, anche se oggi a usarla sono soprattutto le grandi imprese, il 26% delle quali la usa nella produzione e il 32% nella logistica, mentre tra le piccole e medie imprese il dato si ferma rispettivamente all’8 e al 6%. Sono alcuni dei risultati dello studio “L’Intelligenza Artificiale per l’industria. Scenari e linee guida per le imprese del Made in Italy” presentato in anteprima dal Competence Center Nazionale CIM4.0 in occasione della 18esima edizione della Fiera Internazionale A&T Automation and Testing in programma all’Oval Lingotto di Torino dal 14 al 16 febbraio.

Il mercato globale dell’IA è stato valutato pari a 150,2 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede una sua progressiva affermazione con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 36,8% sino al 2030. Si stima che l’industria manifatturiera otterrà il maggior beneficio finanziario dall’adozione dell’IA, con un guadagno atteso di 3,8 trilioni di dollari entro il 2035, alterando drasticamente l’impatto economico del settore, aprendo le porte a nuove opportunità di efficienza, innovazione e competitività. Inoltre, si prevede che l’IA creerà circa 97 milioni di nuovi posti di lavoro, potenzialmente contrastando le preoccupazioni legate al licenziamento in massa della forza lavoro.

Usare l’IA: gap e motivazioni

Dai dati che emergono dallo studio del CIM4.0, si desume che l’Intelligenza Artificiale impatti in modo significativo sulla riduzione dei costi di produzione introducendo efficienze, migliorando la precisione e ottimizzando l’intero processo produttivo. Rimane forte, tra grandi imprese e PMI, il gap rispetto all’adozione di queste tecnologie intelligenti che consentono alle macchine di apprendere da esperienze passate, adattarsi a nuove situazioni e prendere decisioni complesse in tempo reale. Infatti solo l’8% delle piccole e medie imprese utilizza l’IA nella produzione e il 6% nella logistica, mentre nelle grandi aziende tali percentuali raggiungono rispettivamente il 26% e il 32%.

Le motivazioni che rimarcano la distanza applicativa degli algoritmi intelligenti da parte soprattutto delle PMI sono da ricondurre a una difficoltà/impossibilità di misurazione del valore monetario dell’IA; a una complessa percezione del valore finale dell’IA in termini di efficientamento della produzione o dell’ottimizzazione dei processi; alla scarsa confidenza rispetto alla digitizzazione, ovvero la conversione di informazioni e dati analogici in digitale, processo necessario prima di trasferire i dati agli algoritmi intelligenti. Queste criticità rappresentano quasi il 62% della totalità dei problemi che l’industria affronta quando considera l’avvio di iniziative legate all’Intelligenza Artificiale.

L’adozione tempestiva delle tecnologie emergenti, con l’IA generativa in prima linea, è essenziale per mantenere una posizione competitiva e preservare quote di mercato. Per raggiungere questi obiettivi lo studio – attraverso una roadmap analitica e la narrazione di casi applicativi di successo – definisce il percorso più adeguato da compiere: digitizzazione, digitalizzazione, trasformazione dei processi verso Industria 4.0 già proiettata al 5.0.

Le raccomandazioni per una corretta applicazione dell’IA

Tra le raccomandazioni evidenziate dal CIM4.0 verso tutte le imprese che desiderano adottare l’Intelligenza Artificiale nei loro processi industriali, vi è in primo luogo l’avvio di un processo di trasformazione digitale. A seguire è importante puntare su una formazione specialistica e sull’aggiornamento continuo delle competenze dei lavoratori sempre più focalizzate a progettare, implementare e gestire sistemi di Artificial Intelligence. Completano il quadro la scelta di corrette e competitive infrastrutture tecnologiche (approccio cloud versus edge) flessibili soprattutto nell’ambito dell’implementazione – in questo caso le PMI in particolare possono essere supportate dai Centri di Competenza Nazionale, come ad esempio il CIM4.0 – e  una cultura aziendale orientata all’innovazione, con il coinvolgimento del personale e l’adozione di adeguati modelli di governance che tengano conto anche di tutti gli aspetti di carattere regolatorio che riguardano l’AI.

“L’obiettivo di questo studio – spiega Enrico Pisino, CEO del CIM4.0 – è quello di fornire alle piccole e medie imprese italiane uno strumento concreto di conoscenza e di puntuale orientamento rispetto all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale, sfatando i falsi miti, ridimensionando le paure legate a questa nuova tecnologia e andando a generare una nuova e coraggiosa ondata di realismo funzionale allo sviluppo della competitività del nostro Paese. Raccontiamo perché e come è importante, come Industria, cavalcare l’onda dell’IA, per essere ancora più forti nel mercato manifatturiero globale e per sviluppare, tutti assieme, in molteplici settori e filiere, quella produttività necessaria alla nostra economia industriale basata sul 5.0 e sulle metodologie del World Class Manufacturing. Lo possono e devono fare anche le Micro, Piccole e Medie Imprese ispirandosi ai casi di successo che sono esplicati in modo chiaro e concreto nel nostro studio e che andremo a presentare, con ulteriori casi d’uso, all’interno della Casa dell’Intelligenza Artificiale che come CIM4.0 abbiamo progettato all’interno della tre giorni della Fiera A&T, grazie al supporto di Camera di commercio di Torino e alla disponibilità di molte imprese provenienti sia dal Piemonte sia da altre regioni italiane”.

Ad A&T 2024 c’è la “casa dell’intelligenza artificiale”

Storie e Tecnologie legate all’innovazione intelligente tutte da scoprire all’interno della Casa dell’Intelligenza Artificiale, la prima grande novità di A&T 2024 progettata dal CIM4.0: 19 tra grandi imprese internazionali, PMI e startup protagoniste della quinta rivoluzione industriale, presentano all’interno di uno spazio interattivo e tridimensionale, 17 soluzioni applicative e tecnologie di ultima generazione, basate sugli algoritmi intelligenti, dedicate al mondo della manifattura e della supply chain.

Dal robot cognitivo al rover per le esplorazioni lunari, dagli algoritmi intelligenti a supporto della qualità e della sicurezza dei lavoratori, all’uso di ChatGTP per le manutenzioni predittive. I visitatori potranno “toccare con mano” queste innovazioni e incontrare i rappresentanti di realtà industriali di altissimo livello come Accenture, Aieng, Aizoon Technology & Consulting, AWS, Capgemini, Centro Ricerche Fiat, Fanuc, Honda, IndexLab, Michelin, Microsoft, MYW.AI, Reply, Siemens, SKF, Synesthesia, ThalesAlenia Space, TIM Entrerprise, VHIT.

Una scelta, quella di realizzare per la prima volta in Italia una grande area dimostrativa dedicata all’Intelligenza Artificiale, che nasce da due esigenze ben precise: da una parte offrire agli imprenditori italiani e al business industriale internazionale un plafond di opportunità tecnologicamente sostenibili, sulle diverse applicazioni legate al 4 e 5.0; dall’altra sottolineare come Torino e il Piemonte siano pronti a cogliere la sfida, già confermata dal Governo, di essere sede del Centro Nazionale sull’Intelligenza Artificiale.

Gli Hub dedicati all’Intralogistica, alle Filiere Industriali, ai Microchip e Semiconduttori, unitamente ai dimostratori di Testing e Metrologia per il controllo qualità in produzione e ai team degli studenti del Politecnico di Torino, completano la rinnovata compagine fieristica che quest’anno coinvolge 380 espositori, 4000 tecnologie presentate, 60 tra grandi eventi, tavole rotonde e workshop specialistici.

Premio Innovazione 4.0

Con il progetto One solution for Sterilization la startup ROBOTA si aggiudica l’ottava edizione del Premio Innovazione 4.0, sostenuto nel 2024 da Innova Finance. Tra i nove finalisti, che hanno presentato progettualità e soluzioni a impatto non solo digitale ma anche green, il Comitato Scientifico Industriale di A&T ha decretato vincitore la startup di Borgosesia (VC) guidata da Giorgio Castagno, dentista esperto di applicazioni robotiche in campo medico-dentistico. Il suo progetto riguarda una soluzione automatizzata chiavi in mano, realizzata insieme ai partner tecnologici Kuka Robotics e Siemens, funzionale a coprire l’intero processo di sterilizzazione di strumenti medici.

Il sistema comprende una cella robotica completamente automatizzata, compatta e chiusa, con vasche a ultrasuoni per la disinfezione e la pulizia, lettori RFID per tracciare i processi, un braccio robotico per la movimentazione degli strumenti e autoclavi per la sterilizzazione. I principali vantaggi offerti da questa innovazione in campo medico riguardano una sensibile riduzione dei costi, pari al 40%, rispetto al processo di sterilizzazione tradizionale; un netto risparmio di tempo del processo; la compattezza dello strumento che riduce gli spazi (più del 50%) dedicati alle camere di sterilizzazione, l’opportunità per la prima volta nella storia della sterilizzazione di strumenti medici, di generare, raccogliere e analizzare i dati che derivano dall’uso della tecnologia che è in grado di aumentare in modo significativo la sicurezza sia per gli operatori che per i pazienti.

Al vincitore un oggetto iconico realizzato in resina metacrilica stampato con la tecnologia della stereolitografia e un voucher del valore di 5 mila euro che potrà utilizzare per partecipare come espositore all’edizione Nord-Est di A&T dal 6 all’8 novembre 2024 a Vicenza o all’edizione 2025 a Torino.

“Grazie al sostegno e alla collaborazione concreta e compatta dei principali stakeholder del territorio, presentiamo un nuovo concetto di esposizione, con il coinvolgimento attivo di primari End User e una particolare attenzione alle PMI – ha dichiarato Luciano Malgaroli, CEO di A&T –. Sei i focus tematici di quest’anno: Intelligenza Artificiale, Microchip e Semiconduttori, Intralogistica, Additive Manufacturing, Testing e Metrologia, Fabbrica Intelligente, sviluppati attraverso un percorso espositivo ed eventistico centrato su come accrescere in ottica 4.0 e 5.0 la competitività delle imprese sui mercati globali, su come digitalizzare produzione e supply chain, su come accrescere il proprio indice di sostenibilità rispetto al piano di transizione green 5.0, su come governare  attraverso l’innovazione il tangibile e l’intangibile. La Casa dell’Intelligenza Artificiale, il più grande dimostratore realizzato sino ad oggi in Italia con tecnologie in azione governate da IA, è uno spazio di circa 1000 metri quadrati in cui è possibile incontrare 19 tra imprese protagoniste della nuova rivoluzione industriale. Ci saranno poi l’Hub sull’Intralogistica; un dimostratore sul Testing e la Metrologia, tecnologie dedicate alla mobilità sostenibile, oltre a importanti momenti di confronto, di business networking e presentazioni ispirazionali introdotti da 13 cavalieri dell’innovazione, ovvero ambasciatori di tecnologie e di visioni innovative a disposizione dei visitatori. Il nostro obiettivo finale è fornire al pubblico i necessari strumenti per decidere come innovare le proprie aziende, quali tecnologie scegliere, come formare i propri manager e tecnici, in buona sostanza come essere in scia della quinta rivoluzione industriale”.

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