A Bolzano cresce l'innovazione: 9,3 milioni per la ricerca al NOI Techpark

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NOI Techpark (IDM / Ivo Corrà)

NOI Techpark (IDM / Ivo Corrà)

In Alto Adige cresce l’ecosistema dell’innovazione. Che da quasi un anno ha il suo fulcro fisico nel parco scientifico-tecnologico NOI Techpark, inaugurato il 20 ottobre 2017 in un complesso di archeologia industriale alle porte di Bolzano. Un motore di ricerca e tecnologie strategicamente situato alla cerniera fra economia italiana e tedesca. Un motore in cui la giunta della Provincia autonoma di Bolzano ha appena messo nuova benzina: 9,3 milioni di euro, questo l’investimento ufficializzato da una delibera 4 settembre 2018 nell’ambito della “Iniziativa per la ricerca” avviata a febbraio.

La misura si concretizza in una serie di convenzioni stipulate con enti di ricerca attivi nel territorio: Università di BolzanoEuracLaimburg ed Eco Research. Che si traducono in progetti di ricerca comuni, e nella realizzazione di laboratori nell’ambito delle tecnologie verdi e alpine, delle tecnologie alimentari e dell’automazione.

Il programma della Giunta per rafforzare l’Alto Adige come polo scientifico  attraverso il sostegno dei suoi attori principali e la realizzazione delle infrastrutture adeguate è denominato “Capacity building per lo sviluppo delle competenze”. Insieme all’ampliamento delle strutture di ricerca, propone soluzioni innovative per l’economia attagliate sulle esigenze del territorio.

Agroforestale, materiali da costruzione e sensori

Un esempio in questo senso è rappresentato dal progetto condotto da Unibz sulla deriva dei pesticidi in agricoltura, o da quello relativo alla sicurezza dei trattori che operano sui pendii ripidi. La giunta finanzia progetti e ampliamenti relativi a laboratori già presenti all’interno del NOI Techpark, ma anche due nuovi laboratori: uno per la sensoristica della Laimburg (Senslab) con il quale è possibile caratterizzare gli alimenti sulla base della loro analisi sensoriale con particolare attenzione alla loto tipicità, e un altro dell’Eurac per testare le caratteristiche igrotermiche dei materiali da costruzione (Hylab).

Le convenzioni con gli enti di ricerca hanno una durata di tre anni. Nel 2018 la giunta provinciale ha messo a disposizione 4 milioni di euro. Complessivamente è stata ora messa a disposizione fino al 2020 la somma di 9.366.647 euro per l’ampliamento delle attività di ricerca.

Le risorse sono così suddivise fra gli enti di ricerca: 4.211.888 euro per Eurac, destinati ai laboratori del TerraXCube e per il laboratorio per le energie rinnovabili e lo spin-off Hylab. A Unibz andranno 2.474.989 euro per innovazione nell’ambito agroforestale. Il Centro di sperimentazione Laimburg otterrà 2.385.770 euro per attività di ricerca nel settore agroforestale, incluse quelle del laboratorio Senslab. Eco Research avrà a disposizione 294.000 euro per svolgere insieme a Laimburg e Unibz progetti di analisi delle acque nell’ambito dei prodotti agroforestali e per stabilire con maggiore sicurezza la loro provenienza.

Foto: NOI Techpark (IDM / Ivo Corrà)

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