Servizio civile digitale, posto per oltre 2000 ragazzi nel bando finanziato dal Pnrr

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Il Servizio civile digitale cerca giovani facilitatori digitali che aiutino i cittadini a familiarizzare con le nuove tecnologie, come creare un’identità digitale, gestire la posta elettronica, prenotare una visita medica o effettuare l’iscrizione ad un corso online. È stato pubblicato il bando che permetterà a 2.160 ragazzi di aderire all’iniziativa, aperta ai giovani tra i 18 e i 28 anni, con l’obiettivo di accrescere le competenze digitali dei meno abili, favorendo l’uso dei servizi pubblici online. I partecipanti avranno diritto a un assegno mensile e per tutti è previsto un percorso di certificazione delle competenze acquisite.

I progetti hanno una durata di 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali oppure con un monte ore annuo di 1.145 ore per i progetti di 12 mesi. Ai volontari spetta un compenso di 14,81 euro netti giornalieri, per un totale di 444,30 euro netti mensili.

Servizio civile digitale, il bando scade il 30 settembre

I giovani operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it, accedendo con identità digitale SPID. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 30 settembre 2022.

Cosa faranno i facilitatori digitali

Il compito dei facilitatori digitali è rendere i cittadini competenti e autonomi nell’utilizzo di internet e dei servizi digitali, abilitando un uso consapevole della rete.

I volontari selezionati saranno impegnati in diverse attività di supporto: faciliteranno l’utilizzo dei servizi pubblici online, per esempio la creazione di un’ identità digitale, la prenotazione di visite mediche, l’iscrizione ad un istituto scolastico o ad un corso online; forniranno un sostegno nell’utilizzo dei servizi digitali offerti da privati, come la gestione di un profilo su un social network o su un portale per la ricerca di opportunità lavorative; avvicineranno i cittadini all’utilizzo di smartphone, pc, software per l’elaborazione dei testi o la gestione della posta elettronica, oltre che sensibilizzare i cittadini sulla sicurezza informatica, illustrando i migliori comportamenti per proteggere la privacy e i propri dati. I giovani volontari promuoveranno inoltre eventi e iniziative culturali sul territorio, finalizzati a presentare nuovi strumenti digitali utili a cittadini, scuole, e imprese, coinvolgendo diverse organizzazioni nella pianificazione delle attività e gestendo apposite attività di comunicazione e divulgazione, online e offline.

La formazione dei volontari

Per i volontari che partecipano ai progetti, oltre alla consueta formazione generale del Servizio Civile Universale, è previsto un percorso di formazione specifica a cura del Dipartimento per la trasformazione digitale, coadiuvato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale. La formazione sui temi del digitale e il servizio di facilitazione digitale consentiranno agli operatori volontari di sviluppare la professionalità di “facilitatore digitale” e maturare specifiche competenze che saranno oggetto anche di un percorso di certificazione. Il percorso formativo sarà basato sul framework Digcomp 2.2, ovvero il Quadro di riferimento per le competenze digitali dei cittadini elaborato dalla Commissione Europea.

Il progetto e il Pnrr

Il progetto è una delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dedicate alle competenze digitali e rientra nel Servizio Civile Universale, realizzato in collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e il Dipartimento per le politiche giovanili. Complessivamente, il PNRR prevede per il “Servizio Civile Digitale” l’attivazione nel triennio 2022-2024 di circa 9.700 operatori volontari e almeno 100 enti per servizi di facilitazione con l’obiettivo di formare almeno 1 milione di cittadini.

A questi volontari si aggiungono i 1.007 che già stanno operando nell’ambito del programma sperimentale lanciato nel 2021 e i cui progetti si concluderanno tra maggio e luglio 2023. I primi progetti verranno attivati a partire da novembre 2022 e avranno una durata di 12 mesi.

Maggiori informazioni sul sito del Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.

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