Cloud: Tim, Leonardo, Cdp e Sogei esercitano il diritto di prelazione sul Polo strategico nazionale

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Non è finita la partita del «cloud di stato». A riaprirla, dopo l’aggiudicazione della gara europea per la creazione del Polo strategico nazionale che aveva visto prevalere la cordata Aruba-Fastweb, è l’alleanza concorrente, formata da Tim, Leonardo e Cassa depositi e prestiti (attraverso la controllata Cdp Equity) e Sogei. I quattro hanno deciso di esercitare il diritto di prelazione, impegnandosi ad «adempiere, così come comunicato all’Amministrazione, alle obbligazioni contrattuali alle medesime condizioni offerte dall’attuale aggiudicatario provvisorio».

Come si legge in una nota della compagine, «in qualità di soggetto promotore ha esercitato, nel rispetto della normativa applicabile e della documentazione di gara, il diritto di prelazione nell’ambito della gara europea per l’affidamento, mediante un contratto di partenariato pubblico-privato, della realizzazione e gestione del Polo Strategico Nazionale (PSN) indetta a gennaio 2022 da Difesa Servizi S.p.A. in qualità di Centrale di Committenza del Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri».

L’esercizio del diritto di prelazione è avvenuto nel termine dei 15 giorni previsti dalla legge (articolo 183, comma 15, del Codice dei contratti pubblici, espressamente richiamato dal disciplinare di gara).

«Il progetto PSN prevede la realizzazione e la gestione di un’infrastruttura per l’erogazione di soluzioni e servizi cloud per la Pubblica Amministrazione – si legge nella nota diffusa da Tim, Leonardo, Cdp e Sogei –, con l’obiettivo di assicurare il maggior livello possibile di efficienza, sicurezza e affidabilità dei dati. L’iniziativa si inserisce nel piano complessivo di accelerazione della trasformazione digitale del Paese per fornire servizi innovativi a cittadini e imprese, come previsto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dagli interventi normativi in materia di infrastrutture digitali».

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