EdTech: OPIT lancia un agente AI che rivoluziona la didattica online

OPIT – Open Institute of Technology – ha compiuto un passo avanti nell’innovazione dell’education digitale. L’istituzione accademica, attiva nell’erogazione di lauree triennali e magistrali online, ha annunciato il lancio di OPIT AI Copilot: un agente di intelligenza artificiale sviluppato interamente dal proprio team interno. La soluzione sfrutta l’infrastruttura Microsoft Azure OpenAI e si inserisce in un progetto didattico che punta a ripensare il ruolo della tecnologia e dell’AI all’interno dell’università.

L’agente AI fornisce supporto personalizzato agli studenti e strumenti di efficienza operativa ai docenti. Si tratta di una delle prime implementazioni su larga scala, in ambito europeo, di un assistente AI costruito su contenuti esclusivi e perfettamente integrato con un ambiente di apprendimento accademico.

Un’intelligenza specifica, non generica

Il modello AI di OPIT si basa su un corpus unico per estensione e coerenza. L’agente ha accesso a 131 corsi, 3.500 ore di contenuti video, 1.800 sessioni live, 1.200 esercitazioni, 320 valutazioni certificate e circa 2.000 documenti, tutti sviluppati dall’accademia negli ultimi tre anni. Grazie a queste risorse, riesce a fornire risposte puntuali, aggiornate e sempre coerenti con il livello di avanzamento dello studente, evitando anticipazioni su moduli non ancora accessibili.

L’integrazione con il sistema di gestione dell’apprendimento consente inoltre all’agente di adattare il proprio comportamento in base al contesto. Durante gli esami, ad esempio, il Copilot entra in modalità “anti-cheating” e si limita a svolgere la funzione di motore di ricerca, senza offrire risposte dirette ai quesiti valutativi.

OPIT AI Copilot non supporta solo lo studente, ma svolge il proprio ruolo da assistente anche per il corpo docente: corregge elaborati, genera materiali, offre rubriche di feedback e strumenti di autovalutazione, riducendo del 30% il tempo speso in attività ripetitive, per poterlo reinvestire in interazione pedagogica, ricerca e innovazione didattica.

Mentre molte università sperimentano tool generici di AI, OPIT ha fatto una scelta controcorrente: sviluppare un sistema proprietario, integrato e già operativo, capace di dialogare 24/7 con una platea internazionale di oltre 350 studenti da 80 Paesi – molti dei quali lavoratori attivi.

Un ecosistema scalabile, orientato al futuro dell’higher education

La presentazione ufficiale di OPIT AI Copilot si è svolta a Milano martedì 17 maggio durante l’evento “Gli agenti AI e il futuro della formazione universitaria”. L’incontro ha coinvolto istituzioni di rilievo internazionale come IE University, Royal College of Art e Microsoft. Il confronto ha evidenziato la centralità dell’intelligenza artificiale nei modelli formativi emergenti, sottolineando l’importanza di soluzioni sviluppate con attenzione al rigore accademico, all’affidabilità tecnologica e alla sostenibilità etica.

Secondo il rettore Francesco Profumo, l’intelligenza artificiale oggi non rappresenta più un semplice strumento, ma un ambiente che ridefinisce le dinamiche dell’apprendimento e dell’insegnamento. Per affrontare questa trasformazione, OPIT ha scelto di ripensare radicalmente i modelli didattici e di puntare su una relazione costruttiva tra intelligenza umana e artificiale. Profumo ha evidenziato l’urgenza di formare studenti consapevoli, in grado di potenziare il proprio pensiero attraverso l’uso responsabile della tecnologia, senza rinunciare all’autonomia critica.

Il fondatore Riccardo Ocleppo ha spiegato che l’obiettivo non si limita all’ottimizzazione dei processi interni dell’istituto. OPIT intende condividere la propria tecnologia con altre realtà accademiche, aprendo a modelli collaborativi e interoperabili. Tra le evoluzioni previste nei prossimi mesi rientrano il rilascio di una app mobile, nuove funzionalità per l’accesso ai materiali offline e l’integrazione del Copilot nei processi di ammissione e nel riconoscimento dei crediti formativi.

Una riposta concreta per un mercato in corsa

Il contesto di riferimento è in piena espansione. Secondo Grand View Research, il mercato globale degli agenti AI ha raggiunto i 5,4 miliardi di dollari nel 2024 e crescerà con un CAGR (Compound Annual Growth Rate) del 46%. Gartner prevede che entro il 2028 un terzo dei software includerà agenti autonomi, capaci di automatizzare una quota rilevante delle decisioni operative. In questo scenario, OPIT si posiziona con una proposta concreta, sviluppata per rispondere alle esigenze specifiche dell’education universitaria online.

Il modello AI di Opit rappresenta un passo decisivo verso un paradigma di apprendimento più flessibile, preciso e inclusivo. Non si limita a facilitare l’accesso al sapere, ma propone un nuovo modo di strutturarlo e trasmetterlo, allineando l’ambizione tecnologica alla responsabilità educativa.

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