Open Innovation, la scelta di Fabrizio Di Amato: finanziata una nuova cattedra alla Luiss di Roma

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

La forza di un’azienda? Sta nel sapere innovare. Perché chi anticipa il futuro è più vincente sul mercato rispetto a chi lo aspetta senza muoversi. Ecco perché Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont, ha finanziato col gruppo una cattedra in Open Innovation all’Università Luiss «Guido Carli» di Roma. Che l’Open Innovation sia importante è un dato acquisito da tempo, certificato anche dalla prima ricerca sul tema, condotta nel 2019 da Mind the Bridge in collaborazione con Smau.

Il rapporto ha confermato che le imprese che credono nell’innovazione, crescono mediamente due volte più rapidamente delle altre. Allo stesso tempo, però, la ricerca ha rilevato una situazione che vede le aziende europee e italiane investire meno in innovazione rispetto alle omologhe di altri continenti quali America ed Asia.

La scelta di Fabrizio Di Amato

Fabrizio di Amato, Presidente di Maire Tecnimont, ha quindi spinto e finanziato un progetto che mette insieme l’Università Luiss «Guido Carli» e il Garwood Centre for Corporate Innovation dell’Università della California a Berkeley. Andrea Prencipe, rettore della Luiss, ha sottolineato l’importanza della nuova cattedra durante l’inaugurazione. «L’elemento di differenziazione fondamentale tra l’Open Innovation e altre forme di collaborazione per l’innovazione – ha ricordato – risiede nella ricerca di partnership non ovvie che possano quindi offrire conoscenze, idee, competenze, informazioni non convenzionali, inaspettate, impensate ed a volte impensabili». Un’importanza che Fabrizio Di Amato e Maire Tecnimont conoscono bene. L’Open Innovation, infatti, sta cambiando il modo di gestire e far crescere le aziende. Una scelta che molte governance imprenditoriali hanno già fatto, ma ancora molte altre devono intraprendere. Ecco quindi il bisogno fondamentale di formare giovani preparati, con competenze ad hoc per guidare il processo nelle aziende, di tutte le dimensioni.

La spinta innovativa del Presidente Maire Tecnimont

Innovare, quindi. Ecco il perché della scelta di Fabrizio Di Amato. D’altronde il Presidente di Maire Tecnimont guida una multinazionale che fa dell’alta tecnologia un asset fondamentale. Un gruppo che è leader nell’ingegneria impiantistica, con un focus particolare negli idrocarburi e nella loro lavorazione. I ricavi, nel 2019, sono stati di 3,3 miliardi di euro e un portafoglio ordini di 6,4 miliardi, testimoniano la realtà di un gruppo formato da oltre 9.100 professionisti in 45 Paesi. Una multinazionale che punta quindi a far crescere anche nuovi professionisti: la scelta del Presidente Maire Tecnimont, Fabrizio Di Amato, di puntare sulla nuova cattedra in Open Innovation, testimonia la capacità di guardare avanti. C’è bisogno di nuovi esperti, come ricordato anche dal direttore del Garwood Centre for Corporate Innovation, Henry Chesbrough.

Ti potrebbe interessare