Lockdown volano dell'eCommerce: un italiano su due compra online

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La chiusura forzata del paese per contrastare il contagio ha cambiato radicalmente le abitudini degli italiani. Tra queste, da tempo, c’è quella di fare gli acquisti online. Secondo le stime appena pubblicate da Netcomm, in Italia sono stati 2 milioni i nuovi consumatori online tra gennaio e maggio (in tutto il mercato conta 29 milioni, quasi la metà della popolazione) e, di questi, 1,3 milioni sono da attribuire all’impatto dell’emergenza sanitaria che ha costretto la maggior parte della popolazione a casa tra smart working e altre attività. Negli stessi mesi dello scorso anno il numero di nuovi arrivati nella piazza dell’eCommerce era stato di appena 700mila persone.

 

«Stiamo assistendo a un’evoluzione inaspettata dei modelli di consumo degli italiani – ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – A cambiare in tempi record sono state soprattutto le modalità di spedizione e di consegna. Il Click&Collect, ovvero la possibilità di ordinare online un prodotto e di ritirarlo in negozio da parte del cliente, ha registrato una crescita del +349% e ci aspettiamo che nei prossimi mesi diventerà un’abitudine sempre più consolidata, poiché consente flessibilità, adattamento alle esigenze di mobilità e, soprattutto, distanziamento sociale».

 

A spulciare i dati su cosa hanno acquistato gli italiani in questo difficile periodo emerge l’impennata del pet care (+154%, tra fine febbraio e inizio aprile); a seguire il balzo di cibi freschi e confezionati (+130%), dei prodotti per la cura della casa (+126%) e della persona (+93). Ha commentato i dati sull’eCommerce anche Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c NetcommPolitecnico di Milano. «Durante il lockdown, il digitale per tanti ha rappresentato l’unica e preziosa occasione per mantenere viva una relazione con i propri consumatori. Per altri l’eCommerce è stato motore di crescita esponenziale delle vendite, ma le operations hanno dettato con violenza i ritmi e soprattutto hanno imposto i limiti. Quando avremo lasciato alle spalle questa crisi, l’eCommerce svolgerà un ruolo indispensabile per la ripresa del commercio e dei consumi». Su questo fronte, però, i dati di Netcomm mostrano ancora dei ritardi: su circa 280 insegne di diversi settori, che rappresentano circa 46mila punti vendita, risulta che solo il 79% possiede un canale eCommerce attivo e solo il 37% è abilitato al ritiro o al reso in store di prodotti acquistati online.

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