Alla scoperta della Serbia che innova e delle opportunità per l'Italia

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Un’autostrada Italia-Serbia per l’innovazione del nostro Paese. E’ quella che è stata simbolicamente (ma anche molto praticamente) aperta dal primo Innovation Forum Italia Serbia che si è tenuto a Belgrado il 5 e 6 dicembre 2023. Invitati da Italia Trade Agency di Belgrado e dall’Ambasciata italiana di Belgrato, con il supporto di We Make Future, Impact Hub Belgrado e la partecipazione di Blum, decine di parchi scientifici e tecnologici, incubatori, enti pubblici e investitori hanno stretto relazioni con un ecosistema di grandissimo interesse.

Perché la Serbia

Da anni la Serbia sta investendo nell’infrastrutturare il proprio sistema della ricerca: quattro parchi tecnologici già tutti pieni, grande attenzione alle biotecnologie (in particolare il progetto Biosense), data center, valorizzazione dei giovani e investimento nelle materie Stem. Italia e Serbia mantengono relazioni economiche importanti. Il nostro Paese è il terzo partner commerciale della Serbia, il quarto Paese fornitore (preceduta da Cina, Germania e Fed. Russa) e terzo Paese acquirente (dopo Germania e Bosnia-Erzegovina).

È molto solida la presenza delle nostre imprese, forte di 1200 aziende italiane attive con complessivamente 50.000 addetti; per un corrispondete Pil nazionale serbo del 5,5%. Un rapporto che, dopo la visita di Giorgia Meloni e l’annuncio dell’investimento da parte di Stellantis per la produzione della Panda elettrica nel nuovo complesso di Kragujevac, è destinato a rafforzarsi.

Innovation Forum: gli accordi istituzionali

Tenuto a battesimo dall’ambasciatore Luca Gori e dal trade commissioner di Italian Trade Agency Belgrado Antonio Ventresca, l’Innovation Forum ha visto una prima giornata di confronti istituzionali e una seconda di matching tra gli attori dell’innovazione. Nella prima giornata, alla presenza instancabile della ministra all’innovazione Jelena Begović si sono firmati importanti accordi di collaborazione tra le due missioni istituzionali, quella di Regione Lombardia e quella di Area Science Park.

Regione Lombardia, rappresentata dal governatore Attilio Fontana e dal sottosegretario con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee Raffaele Cattaneo, ha guidato una missione composta dal presidente di Fondazione Politecnico di Milano Andrea Sianesi; per l’Università degli Studi dell’Insubria il professore Giorgio Zamperetti; l’amministratore delegato di Arexpo Igor De Biasio; il presidente della Fondazione per l’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico (FITT) Alberto Mina; l’Head of Computational Biology Research Center di Human Technopole Andrea Sottoriva; il Programme Manager di Musa Scarl Vittorio Biondi e Jacopo Borrelli della Direzione Marketing UCIMU – Sistemi per produrre. Una missione che ha percorso la Serbia in lungo e in largo visitando centri di ricerca e siglando importanti accordi di collaborazione.

Area Science Park

La Presidente di Area Science Park Caterina Petrillo ha firmato invece un Memorandum d’intesa della durata di tre anni con i parchi scientifici e tecnologici di Belgrado, Niš, Čačak e Novi Sad, a ulteriore sviluppo di una consolidata cooperazione con la Serbia iniziata nel 2015 per attività di assistenza tecnica nei campi del trasferimento tecnologico e dello sviluppo economico. Scopo dell’accordo è attuare progetti congiunti nei settori di interesse comune e sostenere l’innovazione e il trasferimento tecnologico, in linea con gli obiettivi strategici europei e nazionali di Serbia e Italia. Questo, in particolare, sfruttando le capacità scientifiche e tecnologiche, come quelle generate dalle infrastrutture di ricerca e dalle piattaforme tecnologiche disponibili nei parchi scientifici coinvolti.

Startup e accelerazione

Se gli accordi siglati nella prima giornata del Forum dal mondo della ricerca hanno riguardato temi deep tech, la seconda giornata ha visto protagonisti sistemi di incubazione e accelerazione italiani e startup serbe. Scopo (riuscito) dell’iniziativa: creare un matching e una collaborazione in entrambe le direzione per attivare scambi e opportunità di investimento.

Dopo l’apertura con la quale Luca Barbieri, founder di Blum, ha dato alle startup serbe «Sei motivi per scegliere l’Italia», in diversi panel si sono presentate le strutture italiane interessate alle startup serbe: Unicredit Start Lab con Giusy Stanziola; Harmonic Innovation Group con Raffaele Del Monaco; T2i con Roberto Santolamazza; Intesa Sanpaolo Innovation Center con Luigi Ruggerone; Leithà con Renzo Giovanni Avesani; Vittorio Biondi di Musa; Add Value con Novica Mrdovic Vianello; EHT con Danilo Mirabile; 012 Factory con Graziella Portia; Andrea Dal Piaz con Dock 3; Marco Nannini con Impact Hub Italy. Interessantissime le startup serbe: Hireapp; Earthcare.ai; Triplikate; Kagera; Traken; Filamentech. Ottimi pitch, grande focalizzazione. Per ora giusto un assaggio, ma questo primo Innovation Forum Italia Serbia ha sicuramente dato tanti spunti ed elementi per continuare ad approfondire questa relazione.

Ti potrebbe interessare