In Trentino una centrale idroelettrica farà il mining di criptovalute

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Borgo d’Anaunia è un piccolo comune (2.500 abitanti) situato nel cuore della Val di Non, nella provincia autonoma di Trento, nato nel 2020 dalla fusione di Castelfondo, Fondo e Malosco. Dal 1925, nel territorio comunale, è presente una piccola centrale idroelettrica che sfrutta le correnti del torrente Novella. La centrale ha, da allora fino ad oggi, alimentato le case della valle, ma proprio in questi giorni una conversione «insolita» sta per cambiare la storia dell’impianto, come racconta Jacopo Giliberto sul Sole 24 Ore.

Un centro di supercalcolo per fare il mining di Bitcoin

Questo è il progetto che il 31 dicembre alle 15,30 la giunta comunale ha approvato, dopo essersi riunita attorno al sindaco Daniele Graziadei. Approvato l’accordo con la società IDM srl di Trento per la fornitura di 20 supercomputer da installare nella centrale elettrica che, con i lavori già realizzati la scorsa estate per 70mila euro, è già stata approntata per accogliere il centro di supercalcolo della potenza di 100 terahash e del costo di 132mila euro. Il costo del noleggio del centro per il mining viene fissato in euro 2,78 per ciascun giorno. La potenza di calcolo dei 20 supercomputer sarà rivenduta a un corrispettivo di 0,10 centesimi per terahash al secondo.

Alps Blockchain, l’azienda che punta sul mining sostenibile

Alps Blockchain è una realtà che realizza delle mining farm nelle centrali idroelettriche, proprio come quella di Borgo Anaunia. L’azienda trentina si occupa di installare ciò che serve, le centrali mettono l’energia green e Alps Blockchain poi compra la potenza di calcolo prodotta dalla mining farm rivendendola sul mercato. In tal modo, il rischio del mining si riduce per il produttore (il Comune di Borgo Anaunia), così come vengono anche semplificati gli aspetti operativi e burocratici per i produttori di energia, ai quali viene permesso di fare mining in maniera sostenibile.

In Italia, Alps Blockchain sta già collaborando con 18 impianti e altri stanno nascendo all’estero. In tutto vi sono collaborazioni presenti o in via di scrittura con 32 strutture, sia private che pubbliche. Ma stanno puntando anche alla realizzazione di impianti di proprietà.

Foto Shutterstock

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