Le aziende biotech e life science italiane protagoniste a San Francisco

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Le aziende biotech e life science italiane protagoniste al JPM Health Meeting 2023, uno degli eventi del settore più importanti al mondo. Sul palco sono saliti alcuni esponenti del biotech e life science italiano tra i quali Chiesi Farmaceutici, che ha annunciato l’acquisizione dell’irlandese Amryt Pharma e Pierluigi Paracchi, Ceo e founder di Genenta Science, unica azienda italiana del settore quotata al Nasdaq.

L’evento sul biotech italiano

Ma il focus sul nostro mercato non si ferma agli interventi singoli: si intitola Italy on the move 2023 il convegno organizzato da ITA, in collaborazione con Farmindustria, Assobiotec e Alisei, che si terrà domani 11 gennaio presso Innovit – Italian Innovation & Culture Hub, il nuovo centro dell’innovazione italiana a San Francisco. All’evento moderato da Brad Loncar, investitore specializzato nel biotech, parteciperanno diversi imprenditori che hanno rinnovato il comparto in Italia: Paolo Rizzardi, cofondatore e ceo di Altheia Science, Pierluigi Petrone, ceo di Euromed Pharma (Petrone Group), Pierluigi Paracchi, Fabrizio Chines, ceo di Sifi, Luca Ravagnan, ceo di Wise.

Interverranno anche Dawn Bell, Global Development Head, Strategic Partnerships di Novartis, Patrick Nosker, Director of Research di Affinity Asset Advisors, Sergio Strozzi, console generale d’Italia a San Francisco, Antonino Laspina, Trade Commissioner Italian Trade Agency New York ed Executive Director per gli USA, Massimiliano Boggetti, presidente del Cluster Alisei.

La spinta delle life science

L’industria italiana delle Life Science è un ecosistema diversificato e strettamente interconnesso di stakeholder pubblici e privati, connessi con il settore digitale e i professionisti dell’intelligenza artificiale. Il valore della produzione dell’intera industria ha superato i 250 miliardi di euro nel 2021, con un incremento del 6,9% rispetto al 2020 e del 10,1% rispetto al 2019. I dati mostrano che la pandemia e le criticità che stanno emergendo nelle filiere produttive non hanno realmente influito sulla crescita della filiera Life Science in Italia.

Accanto ai dati dell’Industria, l’Italia si distingue per l’alta qualità della ricerca scientifica: la ricerca italiana si conferma la più produttiva a livello mondiale, sia in termini di pubblicazioni sia in termini di citazioni. La vitalità della ricerca italiana si è tradotta anche in un’intensa attività brevettuale; Nel 2020 sono stati depositati presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi (UIBM) 2.042 brevetti Life Science, con una crescita del +45% rispetto al 2019.

La competitività del settore e l’attrattività dell’ecosistema sono confermate dal numero di investimenti di venture capital e private equity in imprese ad alta tecnologia in Italia: nel 2020 le Life Science sono state il principale target di investimento, con 68 operazioni (37,6% delle il totale). Anche questi investimenti mostrano un trend di crescita consolidato negli ultimi anni: dal 2017 le Life Science sono stabilmente il settore trainante per numero di investimenti in imprese ad alto contenuto tecnologico, con una crescita del +143%.

 

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