San Francisco "compra" italiano: Checkout Technologies acquisita da Standard Cognition

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Checkout Technologies, la startup fondata per sfidare i supermercati di Amazon senza cassa e con l’intelligenza artificiale, è stata acquisita – per una cifra non ancora comunicata – da Standard Cognition, realtà californiana. «La mia exit più dura», ha dichiarato in queste ore Enrico Pandian, l’imprenditore veronese che nel 2017 aveva cofondato la startup con Jegor Levkovskiy. La notizia è una delle più incoraggianti per l’ecosistema dell’innovazione italiano, ricco di prodotti, servizi e tecnologie che raccolgono grande successo anche all’estero. Il magazine Tech Crunch ha spiegato che la startup di San Francisco Standard Cognition ha concluso l’acquisizione di Checkout Technologies per crescere sui mercati internazionali, dove il peso di Amazon tanto nell’e-commerce quanto nei negozi fisici è sempre più marcato.

Con alle spalle i successi di Supermercato 24 e della nuova creatura FrescoFrigo, Pandian ha comunicato la notizia della exit con un post su Facebook ringraziando il team e gli investitori. Tra questi anche Andrea Dusi (ImpactScool). «Quando a Maggio 2017 Enrico Pandian mi ha coinvolto sul suo progetto di fare concorrenza ad Amazon Go con una iniziativa tutta italiana per automatizzare i supermercati ero proprio felice – ha dichiarato – sfidare un colosso direttamente dall’Italia, da Milano e Verona: solo un pazzo o un visionario poteva pensarci».

Dopo lo scoppio della pandemia la sfida per il mondo della grande distribuzione e dei supermercati deve essere quella di raccogliere le tante occasioni che la tecnologia offre per ridurre i contatti tra le persone e automatizzare i pagamenti. Nel comunicato ufficiale, disponibile dal sito di Standard Cognition, Pandian ha commentato così la exit, motivandone le ragioni: «Standard è stata una delle prime startup in questo settore, ed è molto più avanti degli altri. Sono stati un partner naturale per noi e il team di Checkout non potrebbe essere più entusiasta di unirsi a Standard. Credo – ha concluso – che questo mercato si ridurrà a soli 2/3 leader e Standard sarà sicuramente uno di loro. Volevamo farne parte».

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