Architettura smart: Archygram vince il Premio Nazionale Innovazione 2022

Il 2022 si è chiuso con le premiazioni, a L’Aquila, dei vincitori della ventesima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), la più grande e capillare business plan competition italiana, promossa dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition – PNICube, e ospitata quest’anno dall’Università degli Studi dell’Aquila, in collaborazione con il Gran Sasso Science Institute (GSSI) e l’Associazione Innovalley, grazie al sostegno della Regione Abruzzo e del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, con la main partnership del Gruppo Iren e la main sponsorship del Gruppo Intesa Sanpaolo, GEDI e Prysmian.

Il premio ICT

Sono quattro i premi tematici: per ognuno in palio c’è un assegno di 25mila euro.  Vincitrice assoluta è Archygram, startup lombarda che si è anche aggiudicata il premio tematico ICT (tecnologie dell’informazione e dei nuovi media). Si tratta di una web app basata sull’intelligenza artificiale che rende automatico il rilievo e la classificazione architettonica usando le immagini di uno smartphone.

«Archygram è fortemente innovativa perché permette di aumentare la qualità dei progetti architettonici, ma riducendo tempi e costi – ha commentato la CEO Francesca Condorelli – Il nostro team è giovane e internazionale, e possiede tutte le competenze necessarie per portare avanti il progetto: fotogrammetria, Intelligenza artificiale e sviluppo software».

Premio Industrial a BiStems

Il  Premio Industrial (produzione industriale innovativa) è andato alla startup ligure BiStems, con una tecnologia di gassificazione ad ossigeno-vapore adatta alla produzione di biocarburanti avanzati alla piccola scala. Nasce dall’esperienza di ricerca di tre PhD della Libera Università di Bolzano, impegnati nello studio di processi di gassificazione di biomasse legnose. La soluzione in fase di sviluppo è una tecnologia di gassificazione ad ossigeno-vapore a reattore singolo che produce un gas di sintesi ad alto tenore di idrogeno e bassissimo tenore di azoto, adatto a processi di conversione a biocarburanti avanzati o a idrogeno verde.

«La compattezza ed efficienza del sistema sono adatte alle piccole scale – dice Daniele Antolini, co-founder e responsabile R&D – dove la logistica dei materiali residuali soggetti a doppio incentivo risulta più economica che alle grandi scale, dove il solo trasporto può generare fino al 75% dei costi della materia prima».

Premio Iren Cleantech & Energy ad AraBat

Il Premio Iren Cleantech & Energy per il miglioramento della sostenibilità ambientale va ad AraBat, startup innovativa pugliese che ricicla batterie al litio esauste, recuperandone i metalli preziosi, attraverso le bucce delle arance. Il progetto di business consiste nell’offerta di un servizio di riciclo sostenibile delle batterie al litio esauste (LIB), eseguito attraverso un sistema totalmente innovativo a base di scarti degli agrumi e nella conseguente commercializzazione delle materie prime seconde recuperate.

La tecnologia implementata da AraBat, con il supporto dello STAR Facility Centre dell’Università di Foggia, consiste in un processo di riciclo idrometallurgico innovativo e sostenibile con lisciviazione verde, che recupera dalle batterie riciclate composti metallici ad elevato valore e purezza: carbonato di litio, idrossido di nichel, idrossido di manganese, idrossido di cobalto.

«La soluzione di circular urban mining della startup – ha sottolineato il CEO Raffaele Nacchiero – permetterebbe di avere una nuova fonte di metalli preziosi con le stesse proprietà di quelli vergini grazie al potere degli scarti del food».

«Siamo lieti di consegnare il premio Iren Cleantech & Energy ad AraBat – ha commentato Enrico Pochettino, Direttore Innovazione Gruppo Iren – Il riconoscimento, che rientra nella partnership che da anni ci vede a fianco del PNI, è pienamente coerente con l’impegno del Gruppo nel campo dell’innovazione, e in particolare della costruzione di un rapporto sempre più strutturato con l’ecosistema delle startup e della ricerca: una leva fondamentale per accelerare l’adozione di tecnologie che possano supportare gli ambiziosi programmi di sviluppo dell’azienda, così come lo sviluppo di tutto il comparto».

Premio Life Sciences-Medtech a Iriant

Il Premio Life Sciences-Medtech va alla startup campana Iriant (StartCup Campania), che utilizza una piccola molecola di nuova generazione per contrastare gli effetti della Retinopatia Diabetica. La Retinopatia Diabetica (RD) è una patologia molto grave, che può presentarsi nel 30% dei pazienti diabetici, causa un danno alla retina e può portare alla perdita della vista. Le attuali terapie farmacologiche sono altamente invasive, poiché si basano su iniezioni intraoculari di farmaci. Tali trattamenti sono difficilmente accettati dai pazienti e richiedono strutture ospedaliere e medici specializzati. In un approccio farmacologico alternativo, IRIDEA ha sviluppato IRIANT, una molecola di nuova generazione in grado di contrastare efficacemente la malattia mediante iniezione sottocutanea. “Questa modalità di somministrazione, familiare ai pazienti RD, permette l’assunzione del farmaco in assoluta autonomia – ha commentato Maria De Fenza, CEO di IRIDEA – In studi preclinici, IRIANT ha dimostrato un’eccezionale capacità nel ripristinare l’acuità visiva in modelli animali”. IRIANT consentirà libero accesso alle cure per tutti i pazienti RD nel mondo attraverso un trattamento confortevole, sicuro ed efficace.

Ha consegnato il premio Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo: «Con questo premio siamo orgogliosi di supportare e dare visibilità ad una iniziativa ad alto contenuto innovativo. Nella mission di Intesa Sanpaolo c’è la volontà di affiancare i nuovi progetti e, soprattutto, quelli ad alto contenuto di innovazione. La nostra vocazione è scoprire nuove idee imprenditoriali, grazie alla radicata cultura del Gruppo in questo ambito e alla lunga collaborazione con i migliori partner. Ad oggi circa il 30% delle startup del Paese e il 50% delle PMI innovative hanno colto le opportunità, anche non finanziarie, che siamo in grado di offrire».

Gli altri premi

Premio Speciale Green&Blue Climate Change vinto da REHUB (StartCup Veneto) assegna 20.000 euro alla startup che propone la migliore soluzione innovativa e ad alto impatto indirizzata al contrasto del cambiamento climatico. Il Premio – trasversale a tutte le categorie del PNI – è conferito dal Gruppo GEDI.

Premio Speciale Babylon Cloud assegnato a MESPAC (StartCup Piemonte/Valle d’Aosta) consiste in un investimento di 50.000 euro alla migliore startup nel campo della data economy, in seguito all’esito positivo della due diligence, da parte di Babylon Cloud, società specializzata nella gestione dei dati in cloud.

Premio Speciale LIFTT vinto da ENIGMA (Start Cup Lombardia), consiste nella possibilità di entrare a far parte del portafoglio di investimenti del fondo di Venture Capital guidato dall’imprenditore-scienziato Stefano Buono, attraverso un investimento in equity e il supporto del team di Project Management di LIFTT.

Premio Speciale UniCredit Start Lab vinto da IMPAVID (Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta) dà accesso alla piattaforma di business di UniCredit e include un’ampia gamma di servizi specializzati: un mentor scelto tra professionisti, consulenti, imprenditori, partner di UniCredit; partecipazione alla Startup Academy 2023; programma di coaching da parte del team di UniCredit Start Lab; assegnazione di un Relationship Manager di UniCredit; per le startup che ne abbiano i presupposti, organizzazione di Business Meetings con clienti Corporate di UniCredit e investitori.

Premio speciale EIT Health – IRIANT (StartCup Campania) premia 1 startup nella categoria Life Sciences con l’assegnazione di un voucher per accedere al Mentoring and Coaching Network di EIT Health e usufruire di una consulenza selezionando tra un’ampia gamma di esperti, partner, istituzioni e aziende in tutta Europa.

Premio speciale “WMF – We Make Future – Il Festival sull’Innovazione Digitale” in occasione dell’evento 2023, offre alle 6 startup prescelte Archygram, Iriant, Protein Italy, Rehub, Robosect, Wordly: uno spazio espositivo nell’area denominata “Premio Nazionale per l’Innovazione”; la partecipazione all’area incontri B2B con investitori internazionali; pitch nell’ambito dello Startup Stage dedicato ai progetti provenienti dalla ricerca scientifica.

Menzioni Speciali Encubator assegnate a Arabat, Bistems, FiberEUse Tech, e-CO2-Synth, Rehub, Sieve. Le menzioni danno l’accesso diretto alla fase semifinale dell’edizione 2022 di Encubator, programma di accelerazione promosso da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, PoliHub e Politecnico di Milano rivolto a progetti tecnologici in ambito sostenibilità e Climate Tech.

Come funziona il PNI

Al PNI concorrono i migliori progetti d’impresa hi-tech vincitori delle 15 competizioni regionali (StartCup) che coinvolgono 53 atenei, incubatori ed enti di ricerca in 16 regioni d’Italia, a cui nel 2022 hanno preso parte oltre 3.000 neo-imprenditori con quasi 1.000 idee di impresa e oltre 400 business plan. I vincitori sono stati selezionati tra le 65 startup finaliste da una Giuria composta da esponenti del mondo imprenditoriale, della ricerca e del venture capital (https://www.pnicube.it/giuria2022), sulla base di criteri come valore del contenuto tecnologico o di conoscenza, realizzabilità tecnica e potenzialità di sviluppo, adeguatezza delle competenze del team, attrattività per il mercato.

«Negli anni il PNI ha selezionato e accompagnato al mercato 964 startup, circa 50 l’anno, mettendo in rete i network locali -enti pubblici, investitori, imprese dei territori- e le università aderenti al circuito – ha commentato Alessandro Grandi, presidente di PNICube – Oggi più che mai la ricerca si dimostra una leva competitiva fondamentale per il sistema Paese e i progetti presentati al PNI dimostrano, ancora una volta, di essere in grado di fornire un contributo determinante ai grandi temi del nostro tempo, in primis quello della sostenibilità ambientale».

Nella foto, il team di Archygram

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