Programma Europa Digitale: parte il bando per creare la rete dei poli di innovazione

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Una rete europea di Poli di innovazione per la digital transformation di aziende e PA tramite intelligenza artificiale, calcolo alte prestazioni e sicurezza informatica. Il progetto si chiama “Programma Europa Digitale”, e sarà possibile presentare le domande di partecipazione, per provare a diventare parte della rete europea a partire dalle ore 8 del prossimo 10 settembre e fino alle ore 19 del 24 settembre.

Un protocollo d’intesa – formato il 6 agosto scorso – tra i Ministri dello Sviluppo economico, dell’Università e della ricerca e per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, con lo scopo di organizzare i lavori, dalla preselezione ed il cofinanziamento nazionale.

La selezione dei Poli vincenti si attuerà in due fasi: la prima è una preselezione nazionale, indirizzata a individuare un elenco di soggetti che possiedano capacità tecnico-scientifiche e giuridico-amministrative per partecipare alla rete. La seconda fase si concretizzerà in una gara ristretta, gestita dalla Commissione europea, cui saranno invitati i candidati presentati dagli Stati membri.

I Poli, tramite la procedura di selezione, potranno avere una copertura dei costi, in alcuni casi fino al 100%. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato 97 milioni di euro per il cofinanziamento delle iniziative destinatarie delle agevolazioni, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile. A tale quota potranno concorrere altri Ministeri, eventuali regioni, province autonome ed altre amministrazioni pubbliche utilizzando le proprie risorse.

«Il trasferimento tecnologico e la digitalizzazione sono tra le priorità di politica industriale europea – ha dichiarato il ministro Stefano Patuanelli -. Con questo bando abbiamo l’occasione di rendere i nostri centri di innovazione e di trasferimento tecnologico più forti e più uniti e di migliorare il sostegno alle PMI in questa trasformazione essenziale per la loro competitività. Una occasione molto concreta per ‘fare sistema’ in un’azione cruciale per il nostro futuro. Mi aspetto candidature di grande qualità grazie all’impegno del mondo delle imprese e delle Università e dei centri di ricerca. Il Governo, attraverso la sinergia portata avanti dai tre Ministeri coinvolti, è impegnato a favorire la trasformazione digitale del sistema produttivo e della pubblica amministrazione, come volano di sviluppo e di crescita economica sia a livello nazionale che europeo».

«Gli European Digital Innovation Hub sono un’azione fondamentale per l’attuazione del processo di trasformazione digitale del Paese e del trasferimento tecnologico al sistema produttivo delle Pmi e alla PA – ha sottolineato Gaetano Manfredi, Ministero dell’università della ricerca -. L’intero progetto di innovazione nasce da una stretta collaborazione tra i Ministeri competenti con una visione di forte qualificazione degli interventi in una dimensione internazionale. Si realizza così una rete di nodi distribuiti sul territorio italiano ma integrati nella rete europea della ricerca e dell’innovazione che va a rinsaldare un forte legame anche con le iniziative svolte in ambito regionale. Le tematiche d’interesse dei Digital Innovation Hub – Intelligenza Artificiale, Sicurezza Informatica, Big Data e Sistemi di Calcolo ad Alte prestazione e Tecnologie Digitali – rientrano in modo significativo nel Piano Nazionale della Ricerca. Sono temi in cui il sistema universitario e della ricerca è altamente competitivo e va sostenuto con importanti investimenti».

«Un passo importante per sviluppare una rete di poli di innovazione digitale italiana ed europea – afferma Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione -. Per poter competere a livello internazionale è necessario un gioco di squadra, sviluppare le eccellenze territoriali già nate e farne crescere di nuove. La direzione deve essere comune e basata non solo su progetti ma su importanti sfide a cui la società è chiamata a rispondere nei prossimi anni, non solo a livello regionale o nazionale ma a livello europeo. Per ottenere questo risultato, fondamentale è rafforzare il legame tra ricerca, imprese e servizi della Pubblica Amministrazione. Proprio in questa direzione va sia questa azione, sia il protocollo firmato pochi giorni fa tra i tre ministri. È ormai un obbligo per il nostro paese recuperare il terreno perso nello sviluppo e nell’applicazione di innovazione e nuove tecnologie per fornire una prospettiva chiara di futuro fondata su risultati».

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