A Torino nascono le Ogr, hub per la ricerca e l'industria creativa

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Ventimila metri quadri di archeologia industriale dedicati all’innovazione e alla ricerca, soprattutto in ambito culturale e artistico. Nasce a Torino Ogr – Officine Grandi Riparazioni, un centro culturale e di ricerca che si propone come un nuovo cuore pulsante per l’impresa del futuro, in linea con la nuova vocazione post-industriale della città sabauda. Le storiche officine per la riparazione dei treni, costruite nell’Ottocento in Corso Castelfidardo – in una posizione strategica a pochi passi dalla nuova stazione dell’Alta velocità Torino Porta Susa, dal Politecnico e dall’Energy Center – sono state restaurate dalla Fondazione CRT con un investimento di 100 milioni di euro. L’inaugurazione ufficiale è fissata per il 30 settembre 2017, quando questa “cattedrale” della storia industriale torinese aprirà i cancelli con un nuovo volto hi-tech e sostenibile.

L’area è ampia complessivamente 35mila metri quadri, di cui 20mila coperti, e comprende anche due nuove piazze pubbliche: la Corte Est, affacciata su corso Castelfidardo, con opere d’arte a cielo aperto – la prima installazione pubblica e site-specific sarà “Procession of Reparationists”, realizzata da William Kentridge, tra i massimi esponenti dell’arte contemporanea a livello mondiale; la Corte Ovest, su via Borsellino, con un giardino caratterizzato dall’antica torre dell’acqua e da un palco, posto ideale per eventi, spettacoli, esposizioni, ristorazione e aperitivi en plein air.

Le parti coperte ospiteranno un mix di attività: dalle arti visive e performative alla tecnologia e all’accelerazione d’impresa, dal food fino alla virtual reality. Gli spazi sono suddivisi in tre macro-aree: Officine Nord, Officine Sud e Transetto.

Officine Nord, arte e realtà virtuale

Le Officine Nord saranno destinate alla ricerca artistica in tutte le sue declinazioni. Su un’area complessiva di circa 9mila metri quadri e 200 metri di lunghezza, saranno ospitati mostre, spettacoli, concerti – dalla musica classica a quella elettronica – eventi di teatro, danza e persino esperienze di realtà virtuale immersiva, in una vera e propria digital gallery.  Il cuore delle Officine Nord è il cosiddetto “Duomo”: l’imponente sala alta ben 19 metri – dove i vagoni dei treni venivano posizionati in verticale per le manutenzioni – sarà destinata a simposi, workshop e conferenze.

Ogr Torino, foto Daniele Ratti

Foto Daniele Ratti

Alle Officine Sud un innovation hub internazionale

Le Officine Sud, attorno a una promenade di 200 metri, diventeranno a partire dal 2018 uno hub per la ricerca. Ospiteranno un acceleratore di start up innovative, un polo per lo sviluppo progettuale nel settore delle industrie creative, un laboratorio dedicato agli Smart Data, un centro di sperimentazione funzionale anche alla proposta di contenuti ad hoc per il pubblico delle Officine Nord.

Fra i partner di questo progetto ci saranno Politecnico di TorinoIsi Foundation per la ricerca sui Big Data, l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e il Dipartimento di Stato americano per BEST (Business Exchange and Student Training), programma bilaterale Italia-Usa, di cui le Ogrsaranno la “casa”, volto a favorire la creazione di start up high-tech nel nostro Paese dopo un periodo di formazione e training di giovani talenti nella Silicon Valley.

Nel transetto ristoranti a km 0 e “smart bar”

A unire le due officine e le due “anime” delle Ogr c’è il Transetto, spazio di circa 2mila metri quadri con mezzanino dedicato al gusto: si chiamerà simbolicamente Snodo, avrà un forte legame con la filiera enogastronomica piemontese, e sarà aperto dalla prima colazione fino al dopo cena, 7 giorni su 7.

Si declinerà in cinque zone: due ristoranti, un’area lounge a soppalco, un cocktail bar sulla Corte Ovest per aperitivi, uno smart bar con “social table” dalla lunghezza di 25 metri, pensata come punto di ritrovo, aggregazione e relax per consumare pasti o bevande sfogliando il proprio tablet o pc.

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