Mia - Miss in action cerca 4 idee innovative al femminile da incubare

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Isabella Fumagalli

In cerca di quattro progetti di business innovativi guidati da donne, per accompagnarli in un programma di incubazione. È l’obiettivo di Mia – Miss In Action, il primo programma di accelerazione dedicato alle startup e alle Pmi innovative italiane fondate da donne imprenditrici. Il programma, presentato il 22 novembre a Milano, è ideato dall’incubatore Digital Magics, BNP Paribas International Financial Services, BNP Paribas Cardif, Findomestic, Arval Italia e BNL Gruppo BNP Paribas.

Fra tutti i progetti inviati entro il 13 gennaio 2019 all’indirizzo http://www.missinaction.it saranno selezionate le quattro migliori startup e Pmi innovative al femminile, che avranno accesso al programma di accelerazione negli uffici di Digital Magics a Milano.

Una giuria al femminile

La giuria di MIA – Miss In Action è formata dal management di Digital Magics, delle Società del Gruppo BNP Paribas e da sette donne top manager, imprenditrici, business angel, rappresentanti delle istituzioni: Anna Amati, Vice Presidente META Group e socia IAG; Paola Bonomo, Business Angel; Frieda Brioschi, imprenditrice e Professoressa IED; Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione Digitale e ai Servizi Civici, Comune di Milano; Alessandra Gritti, Amministratore Delegato Tamburi Investment Partners; Sandra Mori, Presidente Valore D e Data Privacy Officer Coca-Cola Europe e Fausta Pavesio, Business Angel e Investor Board Member Smartup Capital.

Roberta Cocco, Isabella Fumagalli, Layla Pavone

L’acceleratore prevede tre fasi: una prima fase di formazione dedicata e sviluppo dei prodotti e dei servizi, migliorandone i modelli, della durata di tre mesi, la seconda di MVP (Minimum Viable Product), che coinvolgerà le startup e le Pmi innovative per due mesi nella realizzazione di un prototipo funzionante per il lancio sul mercato.

Infine il terzo e ultimo passaggio è l’Investor Day, l’evento finale con gli investitori per presentare i risultati raggiunti dopo l’accelerazione di Mia – Miss In Action.

Solo il 13% delle startup ha prevalenza di donne

Alla fine del terzo trimestre 2018 in Italia le startup innovative con una prevalenza femminile – in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.313 (13,6% del totale, oltre 9.600). Arrivano invece a 4.154, con il 43,1%, le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale. Per quanto riguarda le Pmi innovative sono 73 con prevalenza femminile su 899, l’8,1% del totale (fonte: InfoCamere – startup.registroimprese.it).

Il gender gap è mondiale

Anche a livello di finanziamenti e di investitori, la componente femminile registra ancora un gender gap a livello mondiale: secondo Pitchbook nel 2017 solo poco più del 2% (1,9 miliardi di dollari) di tutti i finanziamenti del venture capital negli Usa è stato raccolto da startupper donne, contro il 79% dei capitali per team tutti al maschile. Solo l’8% dei soci dei fondi di investimento è donna. Nel 2017 in Italia un investimento privato su cinque è stato portato a termine da una donna e il 20% dei business angel italiani è donna (Fonte: Survey IBAN 2017).

«L’acceleratore al femminile Mia nasce circa un anno fa – spiega Layla Pavone, Chief Innovation Marketing and Communication Officer di Digital Magicsda – da un’idea che ho proposto durante un momento di networking all’interno di un importante evento nazionale con diverse top manager e imprenditrici fra cui Isabella Fumagalli, che l’ha subito accolta con entusiasmo. Da donna e da professionista, credo davvero molto in questo progetto su cui stiamo lavorando da mesi e che ho fortemente voluto».

Isabella Fumagalli, tra i promotori del progetto Mia oltre che un esempio di donna top manager per BNP Paribas in Italia, aggiunge: «Realizzando per primi questo progetto vogliamo dare un forte messaggio al mercato, ai consumatori e a tutte le donne. Mia è uno strumento efficacissimo per sostenere nuove professionalità promuovendo l’imprenditoria al femminile, a sostegno della competitività del paese. Ci auguriamo anche che alimenti le ambizioni delle giovani donne e che le sproni a credere di più in loro stesse, sviluppando competenze e abilità che saranno centrali nel futuro».

Marco Gay, Isabella Fumagalli, Layla Pavone

«Nel Gruppo BNP Paribas siamo convinti che una società è sana e coesa solo quando è inclusiva – afferma Andrea Munari, CEO di BNL e Responsabile di BNP Paribas per l’Italia –, quando consente a tutte le sue componenti di esprimere i propri valori e realizzare i propri obiettivi. Siamo, quindi, particolarmente orgogliosi di essere partner di Mia e di poter dare il nostro contributo alla diffusione di una cultura imprenditoriale femminile. In BNP Paribas puntiamo sul talento come fattore di crescita per le persone e di sviluppo e competitività per l’azienda. Le nostre politiche HR prevedono iniziative di valorizzazione delle migliori professionalità, in una logica di piena inclusività. In questa strategia, le donne occupano un posto fondamentale per la loro capacità di esprimere valore aggiunto nel lavoro come nella relazione con le persone e per la naturale tendenza ad essere innovative e creative».

«Con Mia, insieme ai nostri partner del Gruppo BNP Paribas – aggiunge Marco Gay, amministratore delegato di Digital Magics –, vogliamo sostenere concretamente la crescita della componente e della leadership femminili nell’ecosistema dell’innovazione. In generale, crediamo che spesso la parola tecnologia possa rappresentare un ostacolo culturale a fare impresa, per questo Mia lavorerà molto anche sui ‘role model’ e sull’esperienza che Layla Pavone insieme ad altre importanti top manager e imprenditrici, che hanno aderito al programma, metteranno a disposizione delle startupper selezionate».

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