Poste Italiane, ecco il nuovo Hub. Mattarella: «L'innovazione non è nemica del lavoro»

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«Il percorso di Poste italiane sottolinea anche che l’innovazione non è nemica del lavoro». Se a dirlo è il capo dello Stato Sergio Mattarella, in occasione dell’inaugurazione del nuovo hub di Poste italiane, c’è da riflettere: è evidente che forse qualcuno ancora non la pensa così. Le parole di Mattarella servono quindi a togliere dubbi: la modernità, la tecnologia, è un’opportunità, non una perdita di posti di lavoro. Il presidente della Repubblica lo ricorda subito dopo nel suo intervento: «I centotrentacinquemila dipendenti lo dimostrano, come lo dimostra il contributo di ampia dimensione che Poste italiane fornisce al Prodotto Interno Lordo del nostro Paese. Come è stato ricordato, dodici miliardi. Questa condizione di seguire novità in una stagione in cui – come sempre è avvenuto nella storia – il lavoro cambia, caratterizza Poste italiane. Il lavoro è sempre cambiato nella storia, con delle tappe successive».

Intanto si è inaugurato a Bologna l’Hub Logistico di Poste Italiane, il centro di smistamento più grande d’Italia. Con i suoi 75.000 metri quadrati di superficie e una capacità produttiva di 250.000 colli al giorno, è collegato a 90 filiali e 1700 centri di recapito, da cui partono verso case e uffici  oltre 31.000 operatori ogni giorno. «Il mondo cambia, oggi è possibile acquistare prodotti ovunque e in qualsiasi momento della giornata. Prodotti che vengono consegnati direttamente a domicilio o che possono essere ritirati dove si preferisce – ricorda il sito di Poste Italiane – il cambiamento è parte del nostro tempo. Cambiano gli stili di vita, le richieste, le aspettative delle persone: ciò che non cambia, per Poste Italiane, è la capacità di interpretare al meglio le esigenze dei cittadini, delle imprese e dell’intero Paese. Poste Italiane è al servizio del Paese».

Nello stabilimento, realizzato grazie a un investimento di 50 milioni di euro, lavoreranno circa 600 persone. Alla cerimonia hanno partecipato anche il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, l’ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante, e il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.

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