Dall'incubatore all'Investor club con formazione: la nuova anima di Startup Geeks

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Un Investor club in cui tutti possono partecipare e investire in startup, un club di investimento per coloro che vogliono investire in imprese innovative, che svolgerà anche attività di formazione al fine di preparare al meglio queste persone. A lanciarlo entro il prossimo anno sarà Startup Geeks, incubatore online di startup innovative in Italia con più di 900 progetti di impresa incubati e con l’obiettivo di affiancare la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio.

“Vogliamo proseguire la creazione di una “piattaforma” completa di accesso al mondo dell’imprenditorialità, che unisca imprenditori, mentor, investitori e aziende – commentano Giulia D’Amato e Alessio Boceda, fondatori di Startup Geeks -. Da un lato gli imprenditori e gli aspiranti imprenditori, per i quali stiamo lavorando ad un’offerta formativa e di supporto sempre più completa al fine di aiutarli sempre meglio a lanciare il proprio progetto imprenditoriale, raccogliere capitali e crescere. Dall’altro lato i mentor, professionisti e imprenditori che vogliono supportare progetti nascenti, che formiamo sulle giuste modalità da adottare con le startup e che nei prossimi anni vogliamo supportare ancora di più per consentirgli di svolgere sempre meglio il loro importante ruolo di supporto agli imprenditori. Poi ci sono gli investitori, e qui la scelta di lanciare l’Investor Club. Infine le grandi aziende: oltre a formare i loro talenti su tematiche di imprenditorialità e innovazione, faremo in modo di avvicinarle sempre di più alle startup al fine di far nascere collaborazioni di valore tra startup e corporate”.

Incubatore da remoto

Startup Geeks si occupa di supportare l’imprenditorialità e l’innovazione attraverso attività di divulgazione, formazione, network e incubazione focalizzate sullo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali: “Grazie a servizi come Startup Builder, Innoplace e Digital Pr – aggiungono i founder -, le imprese innovative possono beneficiare delle competenze e delle risorse necessarie, totalmente online per renderle accessibili ovunque ci si trovi, per crescere e avere successo nel mercato sempre più competitivo di oggi”.

Tutto da remoto, un punto di forza secondo i due fondatori: “La nostra struttura è al cento per cento da remoto e funziona per obiettivi. Il team quindi non ha l’obbligo di recarsi in una sede fisica e di rispettare degli orari di lavoro prestabiliti. Le persone sono alla base del successo di Startup Geeks e per questo vogliamo poter accedere ai migliori talenti ovunque siano, in Italia e all’estero, e dare loro la flessibilità necessaria crescere al meglio nel proprio lavoro. Ciò non significa che lavorare da remoto sia semplice, ci sono obiettivi da raggiungere monitorati costantemente attraverso una metodologia derivante dalla Silicon Valley, e la comunicazione è particolarmente sfidante quando non si è nello stesso ufficio, ma anche per questo siamo organizzati. Ci fa piacere dare l’esempio che si può far impresa da remoto: il nostro incubatore è online perché vogliamo superare le barriere territoriali e culturali, supportando chiunque abbia un’idea di business a lanciarla anche se non vive nelle grandi metropoli dell’innovazione. Non è indispensabile vivere a Milano o Roma per lanciare una startup, noi l’abbiamo fatto partendo da Mantova”.

La crescita

Startup Geeks ha registrato una crescita di fatturato del 40% in un anno e ha recentemente chiuso un round di investimento da 945 mila euro: “La nostra mission è triplice – continuano D’Amato e Boceda -. Da un lato, supportiamo gli aspiranti imprenditori nello strutturare in 12 settimane il proprio progetto imprenditoriale grazie a un incubatore online, lo “Startup Builder”, con cui abbiamo supportato già oltre 950 progetti e nel sostenere la crescita del business attraverso il percorso di pre-accelerazione “Startup Booster”, lanciato nel 2023 e con già 60 progetti finora supportati. Dall’altro, supportiamo le startup attraverso il servizio di Digital Pr con cui abbiamo dato visibilità sui media a oltre 180 startup negli ultimi tre anni”.

Le startup seguite dall’incubatore

Tra le startup che l’incubatore ha supportato negli anni c’è Smartpricing, startup che ha dato vita a un software di revenue management per hotel, che ha chiuso l’anno con un aumento di capitale da 13 milioni di euro. Ma anche Aryel, che realizza campagne di advertising immersive, per più di 2mila aziende e nel 2023 ha chiuso un round post-seed di oltre 3,7 milioni di euro. O Bonus X, startup che semplifica l’accesso ai bonus statali, ha raccolto 3,2 milioni di euro e dal suo lancio nel 2022, ha già attirato più di 350mila utenti aiutandoli ad accedere a più di 25 milioni di euro in bonus pubblici.

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