Heaxel, la società italiana nata da uno spin-off che porta la robotica per la riabilitazione nel mondo

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Si rafforza a livello internazionale Heaxel, azienda biomedicale italiana specializzata nella progettazione e sviluppo di dispositivi per la riabilitazione e l’assistenza, nata nel 2018 dallo spin-off dell’Università Campus Bio-Medico di Roma ICan Robotics, co-fondata da Maria Teresa Francomano e Dino Accoto, oggi rispettivamente presidente e Chief Innovation Officer  della società. Alle sedi di Roma e Milano e alla filiale di Singapore, spin-off della Nanyang Technological University (NTU), si aggiungono ora partnership e iniziative anche negli Stati Uniti.

Icone, un robot per la riabilitazione dell’arto superiore

Il team di Heaxel, con un’età media 28 anni, comprende ingegneri e ricercatori nel campo dell’ingegneria e delle bioscienze, imprenditori e manager. La società ha realizzato icone, un dispositivo medico dotato di marchio CE e registrazione FDA, il primo robot per la riabilitazione neurologica dell’arto superiore, certificato per utilizzo anche extra-ospedaliero.

Supportato da oltre 20 anni di ricerca scientifica, il robot di Heaxel è pensato per pazienti con danni neurologici, ovvero per persone che hanno un apparato muscolo-scheletrico funzionante ma non sono in grado di gestire correttamente uno o più arti a causa di lesioni subite dal cervello come, ad esempio, quelle provocate da un ictus. Icone può essere utilizzato da pazienti che presentano un deficit motorio dell’arto superiore e che siano in grado di interagire col robot mentre a video vengono illustrati i movimenti da svolgere sotto forma di esercizi interattivi (exergames, ovvero esercizi e videogame).

L’espansione all’estero

Heaxel sta lavorando ad un’espansione in Asia e America. In linea con l’obiettivo di aumentare la presenza nella regione Asia-Pacifico è nata la sede di Singapore Heaxel Pte Ltd, consociata interamente controllata e spin off della Nanyang Technological University (NTU). Attraverso il suo partner di distribuzione, Aerobe Pte Ltd, Heaxel sta lavorando per fornire dimostrazioni di icone a ospedali e cliniche, oltre a coinvolgere i fisioterapisti. A Singapore, attualmente, sono stati installati due dispositivi per uso domestico e i pazienti si stanno sottoponendo a una terapia di tre mesi. Sempre nell’area del Pacifico, Heaxel ha raggiunto l’Australia portando il robot presso la clinica Neuromoves dell’Università Edith Cowan a Perth e ora è prevista un’altra dimostrazione al Concentric Healthcare Services di Midland.

Parallelamente, la società sta lavorando per accrescere la sua presenza nel Nord e Sud America tramite partnership strategiche. Tra queste c’è Pam Health, società con sedi in tutti gli Stati Uniti, specializzata in assistenza e servizi riabilitativi. Anche la Kessler Foundation, leader globale nella ricerca sulla riabilitazione, sta usando icone per comprendere come massimizzare i benefici che l’utilizzo del robot porta ai pazienti. Infine MossRehab,  grazie alla collaborazione con il dottor Alberto Esquenazi, utilizza il robot per il trattamento dei pazienti che si rivolgono al centro di Philadelphia.

Per quello che riguarda l’America Latina, Heaxel è al lavoro con la Fundacion Cirec per inserire icone tra gli strumenti per il trattamento riabilitativo dei pazienti.

Riabilitazione post-ictus per centri fisioterapici, palestre e case

Nel mondo, l’ictus è la terza causa di morte e la prima causa di disabilità cronica: l’88% dei pazienti sopravvissuti a un ictus mostra emiparesi, ossia perdita parziale della funzione motoria di una metà del corpo. «Da un punto di vista neuro-riabilitativo, la maggior parte delle persone colpite da ictus che ha causato loro qualche forma di disabilità potrebbe recuperare attraverso trattamenti interattivi, altamente ripetitivi e intensi, anche a distanza di anni dall’evento – spiega Maria Teresa Francomano, co-fondatrice e presidente di Heaxel –. I robot sono utili a tale scopo, ma sono attualmente disponibili in poche strutture d’eccellenza. A causa di questo, sette pazienti su dieci non sono in grado di sfruttare al massimo le loro possibilità di recupero».

Icone punta invece a supportare la neuroriabilitazione anche in centri per le cure fisioterapiche, nelle palestre e a casa. «Insieme a Dino Accoto, abbiamo co-fondato Heaxel per promuovere un cambio radicale nella neuro-riabilitazione, rendendo possibile il continuum of care attraverso una maggiore disponibilità e accessibilità alla riabilitazione robotica per i pazienti» spiega Francomano.

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