Dedagroup, 400 assunzioni e lavoro agile garantito

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Sono 400 le nuove assunzioni previste per il 2022 da Dedagroup – software house con base a Trento che conta già su una forza lavoro di circa 2000 persone dislocate nelle sedi in Italia, Regno Unito, Stati Uniti e Messico, dove il gruppo è presente al fianco di oltre 4000 clienti. I profili ricercati vanno dal Business Analyst al Software e all’Application Developer, dall’Enterprise Solution Consultant al Project Manager, fino al Cybersecurity Specialist.

Profili che andranno a rafforzare tra gli altri, i team delle principali aziende del gruppo anche a supporto della realizzazione di progetti di transizione digitale legati al Pnrr, il Piano nzionale di ripresa e resilienza: Dedagroup Business Solutions, che risponde alle esigenze di innovazione di istituzioni finanziarie e imprese grazie alla conoscenza approfondita dei processi e delle normative dei mercati Finance e Large Corporate, Dedagroup Public Services, impegnata nella creazione delle infrastrutture pubbliche digitali del Paese, Dedagroup Stealth, che accompagna nella crescita i più grandi brand del Fashion & Luxury aiutandoli a gestire i processi di produzione, distribuzione e vendita di capi e accessori nel mondo e Deda Cloud, il Managed Cloud & Security Services Provider del Gruppo.

Dedagroup cerca personale e offre il lavoro agile

«Entrare a fare parte di Dedagroup significa avere l’opportunità di crescere professionalmente all’interno di uno dei principali gruppi tecnologici italiani – sottolinea Valentina Gilli, Human Resources Director di Dedagroup –, che opera in un segmento, quello del digitale, centrale per il rilancio del Paese e che riconosce nelle proprie persone un pilastro fondamentale della propria strategia di sviluppo. Ciò che Dedagroup porta ad aziende e territori è il riflesso di una cultura votata all’innovazione che permea ogni ambito di attività del gruppo, compreso quello dell’organizzazione del lavoro, come dimostra il nostro programma di Lavoro Agile. Un progetto evoluto e strutturato, perché offre davvero la possibilità di lavorare in modo smart e con modalità all’avanguardia, studiato con il preciso obiettivo di sostenere e facilitare l’equilibrio tra vita personale e professionale e che fa della formazione continua il suo fiore all’occhiello».

Con lo smart working emissioni ridotte dell’80%

Dedagroup ha garantito ai dipendenti la possibilità di accedere al telelavoro fin dall’inizio della pandemia. Con l’avvio del progetto di Lavoro Agile, nel 2021, la società ha voluto ripensare in maniera permanente il modo di vivere il lavoro in azienda, dando accesso agli strumenti più evoluti, definendo e condividendo modalità – offrendo, per esempio, la possibilità di scegliere in modo flessibile quanti giorni poter lavorare da remoto – e creando spazi e postazioni “collaborative” per le attività svolte in presenza, prenotabili attraverso un’applicazione dedicata. Una scelta fondata sull’ascolto delle proprie persone, attraverso la somministrazione di survey, che ha permesso di sviluppare e fare evolvere il progetto anche sulla base del sentire comune ma che ha anche dimostrato la volontà di proseguire, consolidare e migliorare ulteriormente questo nuovo approccio alla vita lavorativa che ad oggi è stato scelto da oltre il 90% dei collaboratori del gruppo.

Un modello che, spiega il gruppo, avrebbe anche un risvolto positivo in termini di sostenibilità ambientale. Grazie a una significativa riduzione degli spostamenti tra casa e lavoro, infatti, le emissioni – secondo i dati raccolti attraverso una survey – sono state ridotte dell’80%, producendo un risparmio di 1.631 tonnellate di CO2 immesse in atmosfera, pari ad un bosco di 54.000 alberi piantati.

Oggi il modello di Lavoro Agile entra in una fase di ulteriore evoluzione, attraverso un percorso di formazione che vuole accompagnare un cambiamento culturale all’interno del gruppo. Con questo obiettivo, Dedagroup ha lavorato insieme al partner Variazioni S.r.l., azienda leader nello sviluppo di percorsi di accompagnamento al change management e all’adozione dello smart working.

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