La blockchain al servizio della nautica: ecco il passaporto digitale per i natanti da diporto

La blockchain al servizio della nautica: nasce DiportoChain, un registro digitale che per la prima volta sfrutta questa tecnologia per rendere unici e distintivi i natanti da diporto fino a 10 metri di lunghezza. Accedere all’identità digitale di un natante da diporto, tracciarne l’intera vita, dall’acquisto fino alla vendita, passando per le attività di manutenzione, le migliorie, le cessioni in totale riservatezza, tutelandone così la proprietà e il valore nel tempo nel pieno rispetto della privacy e mantenendo l’anonimato.

Il tutto basandosi su informazioni immutabili e protette, facilmente accessibili sul proprio smartphone attraverso la lettura di un QR Code posizionato sul natante, queste le principali caratteristiche dell’innovativo sistema. Il progetto è stato ideato da Noima, startup innovativa veneziana che lavora nell’ambito dell’innovazione e sviluppato grazie al partner tecnologico EZ Lab Blockchain Solutions, PMI innovativa di Padova.

DiportoChain: come funziona

Sono sufficienti pochi click per effettuare la registrazione collegandosi al portale www.diportochain.it e indicando i dati che vorrà veicolare il proprietario quali: caratteristiche, dimensioni, modello, foto. Le informazioni inserite saranno blindate grazie alla tecnologia blockchain utilizzata che garantisce l’anonimato e la riservatezza dei dati. Il servizio basato sulla tecnologia blockchain genera una Targa virtuale immutabile che accompagnerà il natante nel tempo allo scopo di valorizzarne l’investimento anche grazie ai Non-FungibleToken (NFT) che ne registrano il passaggio di proprietà. In questo modo il natante diventa unico e distintivo rispondendo alla necessità di tutela del valore. Al termine del processo di registrazione viene inviata all’utente la targa con QR Code da applicare al natante, una carta d’identità digitale che può essere consultata attraverso la scansione del QR Code e scoprire così la sua storia.

Una vera e propria rivoluzione per il settore nautico: ad oggi, infatti, la normativa italiana non prevede alcun obbligo di registrazione o di immatricolazione per i natanti di piccole dimensioni. Una lacuna normativa che genera un indubbio svantaggio per la mancanza di tutele sul bene acquistato che, essendo privo di unicità, rimane esposto a molteplici rischi, fra i quali il furto, la perdita di valore, la manomissione. DiportoChain è lo strumento che risponde a questa necessità e che consente di valorizzare il bene rendendo sicuri e immutabili i dati registrati che il proprietario sceglie di notarizzare. Proprio per queste sue caratteristiche inedite DiportoChain sarà presentato in anteprima al pubblico al Salone Nautico di Venezia, che si terrà all’Arsenale dal 29 maggio al 6 giugno 2021.

«Siamo sempre attenti a nuove soluzioni che possano migliorare e valorizzare i servizi del mondo nautico» dice Dario Malgarise, Direttore della Scuola Vela Tito Nordio ed ex componente dell’equipaggio di Luna Rossa, «per questo riteniamo che avere un sistema come DiportoChain, che permette di identificare i natanti da diporto, consenta di portare valore aggiunto al settore e una spinta all’innovazione in un mercato poco tutelato da normative».

DiportoChain è pensato per concessionari e noleggiatori, perché permette di incrementare il valore del bene acquistato o noleggiato dal cliente; per cantieri e officine di riparazione, che possono registrare la nascita del natante attraverso un codice identificativo e tenere traccia di riparazioni e migliorie; per porti turistici e circoli nautici, che potranno monitorare l’accesso grazie all’invio di un semplice QR Code che identificherà il natante con un sistema semplice, veloce ed efficace; per le compagnie assicurative, rendendo possibile la stima precisa del valore del natante e quindi del suo capitale assicurabile, ma anche per i proprietari privati che potranno tenere traccia di manutenzioni, modifiche ed equipaggiamenti del proprio natante che acquista così più valore sul mercato.

 

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