Startup al femminile, al via la terza call di B Wonder

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B Heroes, l’ecosistema di iniziative a supporto della crescita delle startup italiane, annuncia la terza edizione di B Wonder, la call per sostenere le startup femminili. Un progetto che nasce come stimolo e incoraggiamento per tutta l’imprenditoria guidata da donne. Le iscrizioni, aperte a partire da oggi 5 aprile fino al 30 aprile sono possibili sul sito http://www.bheroes.it/bwonder.

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Come per le edizioni precedenti, sono candidabili alla call tutte le realtà a guida femminile che abbiano CEO donne o la maggioranza di founder donne: startup senza limiti di fatturato e aziende già consolidate, ma con alti tassi di crescita. Fra tutte le candidature ricevute, verranno selezionate fino ad un massimo di 10 startup che avranno accesso al programma di accelerazione, mentorship, comunicazione e investimenti di B Heroes.

Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio dell’imprenditorialità femminile di Unioncamere (novembre 2021) su 6 milioni di imprese attualmente attive in Italia, solo 1,3 milioni sono a conduzione femminile, ovvero il 22%. Ma il dato di crescita è in ripresa, nonostante il periodo post pandemia: per quanto riguarda le startup, infatti, nel 2021 le startup a conduzione femminile sono state il 7% in più rispetto al 2020, e nei primi mesi del 2022 l’incremento è salito fino al 30% sempre rispetto al 2020 (fonti: Mise e Unioncamere).

Come partecipare

La partecipazione al percorso di B Wonder inizia online, con l’iscrizione dalla pagina già segnalata all’inizio dell’articolo. Dopo l’iscrizione, il team di B Heroes ospiterà a maggio un evento di selezione tra le migliori startup applicanti, che avranno la possibilità di presentare il proprio progetto a mentor, investitori esperti e selezionatori.

Le giovani aziende saranno poi selezionate per diventare una delle startup partecipanti al programma di accelerazione, che si svolgerà a partire da metà giugno 2022 in modalità ibrida con l’organizzazione degli appuntamenti in presenza e la possibilità di connettersi da remoto; la conclusione è prevista per novembre 2022.

Perché B Wonder

Il programma di B Wonder rappresenta l’occasione di confrontarsi a 360 gradi, con esperti del mondo dell’innovazione, mentors, altre startuppers che condividono sfide diverse ma accomunate da un percorso di crescita personalizzato. Tra le aziende che confermano il loro coinvolgimento nella nuova edizione di B Wonder ricordiamo A2A, McKinsey & Company, knowledge partner di B Heroes, Jellyfish, Jeme, Freebly, Jakala, Gruppo Galgano e Corti e Fumagalli.

«Come A2A, ci impegniamo a contribuire alla crescita sostenibile del Paese – commenta Nicoletta Mastropietro, Chief Technology and Innovation Officer di A2A, Life Company e vertical partner per la categoria GreenTech&Sustainability – anche attraverso il sostegno e la valorizzazione dell’imprenditoria femminile che ancora oggi è minoritaria nel nostro paese: solo il 20% delle start up è fondato da donne seppure i ricavi di start up al femminile siano più alti del 10% rispetto alla media. Per creare un’industria più diversificata e inclusiva e far emergere il potenziale di crescita ed espansione di iniziative guidate e sostenute dalle donne, riteniamo importante aderire all’iniziativa B Wonder perché è proprio attraverso un’innovazione aperta e responsabile che si favorisce lo sviluppo dei business, oltre a rappresentare una fonte di stimolo per aspiranti imprenditrici».

B Heroes, una realtà a guida femminile

Laura PrinziAnche B Heroes, che organizza B Wonder, è una realtà a trazione femminile: da maggio 2021 infatti, Laura Prinzi (nella foto a destra) ricopre il ruolo di CEO di B Heroes.

«Il tema del femminile, ma soprattutto dell’elaborazione di nuovi paradigmi di genere, richiede un mutamento profondo nel tessuto sociale, nei rapporti e nelle convenzioni – commenta Laura Prinzi –. Molte energie si stanno muovendo su questo con declinazioni molteplici e al contempo convergenti: il nostro impegno – che permea tutte le azioni di B Heroes – conosce in B Wonder un punto apicale. È un programma intriso di un’ambizione radicale, che associa al supporto alle start-up fondate e/o guidate da donne, il lavoro sui sostrati culturali attraverso cui leggiamo e codifichiamo la realtà e i percepiti donna/imprenditorialità, donna/gestione del rischio: su cui nonostante i progressi concettuali – più che fattuali – c’è ancora tanto da fare. Il bilancio di genere 2021 è eloquente nel riportare una situazione su cui bisogna agire: tra sacche della nostra Italia assestate al 32.5% di occupazione femminile (su un 49% complessivo) e un numero di start-up femminili che, nonostante il dato in aumento, costituisce ancora una grande occasione di crescita. È una perdita di ricchezza – in tutti i molteplici sensi – a cui noi offriamo risposta con B Wonder, accompagnati da partner di alto profilo a cui estendo un nostro grazie».

Foto Shutterstock

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