Apple fa sul serio con gli smart glasses. Anche Luxottica sugli occhiali tech

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Apple potrebbe mai mandare in soffitta l’iPhone? Stando a quanto si legge su Bloomberg la multinazionale di Cupertino sta per lanciare sul mercato i suoi primi smart glasses e si ipotizza il 2022 come anno di uscita. Di occhiali intelligenti e del loro possibile utilizzo si parla da tempo, soprattutto alla luce del fallimento dei Google Glasses Explorer Edition, prodotto col quale l’azienda di Mountain View non era riuscita a sfondare nel 2013. Eppure da mesi il settore si sta muovendo e non riguarda soltanto la società guidata da Tim Cook. A settembre scorso Facebook e Luxottica, multinazionale italiana fondata da Leonardo Del Vecchio, hanno stretto un accordo per proporre ai consumatori un’evoluzione dei dispositivi tech. In un’intervista rilasciata allo youtuber Marques Brownlee, Mark Zuckerberg ha spiegato tutto il potenziale degli smart glasses.

Realtà aumentata, VR e ologrammi hanno finora fatto parte delle ambizioni dei Big Tech che hanno iniziato a sperimentare questa nuova soluzione wearable. Come immaginabile, il prezzo degli smart glasses di Apple non sarebbe a buon mercato: 3mila dollari, secondo quanto si legge su Bloomberg. Nel settore sono impegnati anche gli altri due membri dei Big Four, ovvero Google e Amazon, segno che gli scenari potrebbero diventare sempre più concreti. Oltre all’aspetto tecnologico, che consentirebbe ad esempio agli utenti di interagire con l’ambiente attraverso informazioni visibili in realtà aumentata, c’è tutto un aspetto di sicurezza visiva che va affrontato per scongiurare fastidi agli occhi.

Non è chiaro se davvero questa nuova tecnologia possa sostituire lo smartphone o se, invece, andrà ad affiancare il device che Apple ha contribuito a rivoluzionare con il lancio dell’iPhone nel 2007. Tra gli errori da non ripetere, gli esperti sottolineano che il prodotto dovrà essere adeguato e sicuro per un utilizzo quotidiano. Inoltre, trattandosi di occhiali, non dovrà essere trascurata la qualità estetica (lato su cui Apple, a dire il vero, non si è mai risparmiata).

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