Agrifood, in Italia si investe nella digitalizzazione. Solo il 3% in alimentazione innovativa

In Italia, nel settore agrifood, gli investimenti dei venture capital si concentrano nell’ambito della digitalizzazione dei servizi al consumatore con 87 milioni investiti, pari al 55% del totale, contro il 38% a livello globale, nel 2022. Le innovazioni a inizio della catena del valore, come soluzioni di Smart Farming per sistemi di coltivazione e gestione intelligente dei terreni, attraggono circa 61 milioni di euro. C’è cautela verso soluzioni innovative alternative, con solo il 3% investito in soluzioni di alimentazione alternativa, come le proteine alternative, che invece a livello globale incidono per il 10%.

In Europa, invece, l’andamento degli investimenti dei vc premia le proteine alternative (+75% nel 2022 sull’anno precedente), in linea coi trend globali. La categoria delle proteine alternative ha subito un forte impulso grazie ai significativi impatti ambientali registrati: -90% di CO2 prodotta e -99% risorse primarie utilizzate.

Sono i risultati di uno studio realizzato da PwC Italia sui trend di investimento dei venture capital nel settore AgriFood Tech & FoodTech, presentato ieri 20 settembre all’UniCredit Tower di Milano nell’evento “Feeding The Future: Towards Sustainable Food Tech Ecosystems” organizzato da Appetite for Disruption con UniCredit e in partnership con PwC Italia.

Ai saluti introduttivi di Francesca Perrone (Head ESG & Start Lab Italy, UniCredit) ha fatto seguito l’intervento di Roberta Anelli (Senior Manager – Innovation Team, PwC Italy) che ha illustrato lo studio. A chiudere i lavori, moderati dalla giornalista Giulia Cimpanelli, la presentazione delle startup selezionate nell’ambito di UniCredit Start Lab, la piattaforma di business dedicata alle start up innovative che nel corso delle sue 10 edizioni ha visto la banca valutare quasi 8 mila progetti imprenditoriali e accompagnare oltre 550 start up nei loro percorsi di crescita.

Le sei startup agrifood di UniCredit Start Lab

Le sei startup salite sul palco sono state selezionate per l’evento da un Advisory Board formato ad hoc per l’occasione, il quale ha valutato quali fossero i progetti più virtuosi dei batch di UniCredit Start Lab nel promuovere lo sviluppo sostenibile all’interno dell’ecosistema Agri-Food Tech. Tra i giurati, presenti in sala, Selim Giray (Partner, Milano Investment Partner SGR), Alberto Barbari (Foodseed Accelerator Program Director, Eatable Adventures), Vincenzo Tanania (Director & Coordinator, PwC Italia – Innovation Team), e la stessa Giulia Cimpanelli (giornalista, La Repubblica).

Agricolus opera nel settore dello Smart Farming, fornendo un ecosistema di applicazioni cloud per l’agricoltura di precisione. Il prodotto principale è una piattaforma cloud accessibile via Internet in ambiente SaaS e consultabile da web e dispositivi mobili, che fornisce: conoscenza e previsione delle malattie, monitoraggio delle colture, sistema di supporto decisionale per trattamenti e fertilizzanti, gestione dell’azienda agricola e tracciabilità “end to end”.

ONO Exponential Farming è una startup agritech che ha sviluppato una piattaforma modulare «Seed-to-Pack» per la coltivazione idroponica. Si tratta di un sistema al 100% automatizzato per la coltivazione verticale indoor di vegetali, microalghe e insetti. La piattaforma brevettata è assistita da algoritmi di intelligenza artificiale e l’ecosistema che ne deriva è in aderenza ai principi dell’economia circolare.

Deliveristo è un foodtech marketplace B2B in cui chef e ristoratori possono ordinare direttamente da fornitori e distributori prodotti alimentari freschi e secchi. La soluzione offerta semplifica l’ordinazione tramite un unico punto di fatturazione e una logistica in dropshipping che permette di avere un catalogo ampio e diversificato.

Trusty è una piattaforma per il settore agroalimentare che permette ai produttori di utilizzare informazioni tipicamente legate alla tracciabilità e alla filiera (Standard GS1 EPCIS) per creare un nuovo canale di comunicazione diretto con il consumatore (D2C). Il produttore ottiene tramite Trusty un digital-link o QRCode che permette al consumatore di accedere a tutte le informazioni sul prodotto.

L’Orto di Jack è un marketplace end-to-end per la vendita al dettaglio e all’ingrosso di prodotti di frutta e verdura, sia per il mercato privato che per la ristorazione. L’Orto di Jack offre una soluzione digitale completamente integrata per il controllo di tutta la catena del valore, che assiste in modo smart e diretto il comparto della ristorazione nell’acquisto e approvvigionamento di frutta e verdura.

Tulips è un network di supermercati esclusivamente ideati per la vendita online, supportato da una piattaforma online e da un innovativo modello operativo basato sull’utilizzo di magazzini di prossimità (dark store). Il cliente acquista dalla piattaforma online e il dark store prepara la spesa che viene consegnata dalla startup o da un fornitore di logistica in 3h dall’ordine.

Dichiara Francesca Perrone (Head of ESG & Start Lab Italy, UniCredit): “L’iniziativa di oggi rientra nel quadro ampio delle attività messe in campo da UniCredit per fornire alle comunità in cui opera le leve per uno sviluppo sostenibile. Penso alla nostra azione pionieristica di supporto all’ecosistema dell’innovazione nazionale, che, con UniCredit Start Lab, ci ha permesso in 10 anni di diventare banca di riferimento per le startup ad alto impatto e potenziale, con cui costruire, insieme, un futuro di cui essere fieri. O, ancora, al nostro impegno nei confronti dell’Agrifood italiano, un’eccellenza mondiale, nonché un comparto fondamentale dell’economia del nostro Paese, che ci ha portato alla creazione, a Verona, di FoodSeed, il primo acceleratore per startup che sviluppano nuove soluzioni e servizi per il mercato FoodTech e AgriTech”.

L’iniziativa è stata sviluppata insieme ad Appetite for Disruption, think-thank e piattaforma di consulenza purpose-driven dedicata alla crescita del settore Food, Food Retail e Food Tech, con la mission di aiutare una comunità di imprenditori in rapida crescita a costruire un know-how forte e competitivo sui temi più rilevanti legati all’innovazione e a connettersi con i Leader del settore.

“Il nostro obiettivo primario – afferma Giulia Marcellini, Head of Operations di Appetite for Disruption – è creare valore e opportunità di crescita attraverso una serie di iniziative di divulgazione, conferenze e progetti di Open Innovation finalizzati ad accelerare l’innovazione tecnologica e di business, favorendo la contaminazione, la collaborazione e lo scambio di conoscenze, prospettive e soluzioni innovative che aiutino, in ultima istanza, ad affrontare in maniera proattiva e competitiva le sfide attuali e future del settore. In quanto Società Benefit, abbiamo a cuore che questo settore acceleri anche sul pedale della sostenibilità, così da garantire una crescita duratura, resiliente e sana. Iniziative come questa permettono di generare consapevolezza e aiutare le aziende più tradizionali del settore a capire quali sono le soluzioni tecnologiche più all’avanguardia disponibili sul mercato che gli permettano di integrare la sostenibilità nei propri piani strategici. Tecnologia e sostenibilità sono infatti due facce della stessa medaglia, ed è proprio qui che giocano un ruolo fondamentale le Startup Agri-Food Tech e Food Tech di UniCredit Start Lab che abbiamo conosciuto oggi, in quanto accelerano la crescita sostenibile dell’ecosistema Agri-Food Tech Italiano”.

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