
A Torino si accende il futuro: inaugurato il primo computer quantistico IQM d’Italia
Torino si conferma capitale dell’innovazione scientifica e tecnologica italiana con l’accensione del primo computer quantistico IQM sul suolo nazionale. Il 22 maggio, all’interno del data center del Politecnico, è stato ufficialmente inaugurato un sistema a cinque qubit che colloca il capoluogo piemontese tra i protagonisti della nuova rivoluzione computazionale europea. Solo dodici macchine di questo tipo sono attualmente operative nel mondo.
Frutto di una sinergia tra il Politecnico di Torino, la Fondazione LINKS e l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), il progetto rappresenta un traguardo strategico per l’ecosistema della ricerca e dell’industria italiana. Il computer, acquisito dalla finlandese IQM Quantum Computers – uno dei principali player globali del settore – sarà a disposizione non solo del mondo accademico, ma anche di imprese e centri di ricerca.
Un salto quantico per il calcolo e l’intelligenza artificiale
Il nuovo sistema, basato sui qubit (quantum bit), sfrutta i principi della meccanica quantistica per elaborare informazioni in maniera esponenzialmente più efficiente rispetto ai computer tradizionali. In combinazione con l’intelligenza artificiale, apre la strada a un paradigma di calcolo rivoluzionario: il Quantum Machine Learning.
L’elaborazione parallela resa possibile dalla sovrapposizione quantistica consente di affrontare problemi prima considerati intrattabili, con applicazioni in settori strategici come crittografia, finanza, farmacologia, logistica e cybersecurity. Il computer è inoltre dotato di un avanzato sistema criogenico che lo mantiene a temperature prossime allo zero assoluto, garantendo la coerenza dei qubit e l’affidabilità dei calcoli. L’intero sistema copre un’area di circa 4 metri quadri per 3 metri di altezza, la cui parte centrale è racchiusa in una schermatura che protegge il delicatissimo ambiente da vibrazioni e interferenze elettromagnetiche.
Formazione, ricerca e industria: un ecosistema in fermento
Il progetto coinvolge già oltre 30 tra docenti e ricercatori e ha suscitato un grande interesse anche tra gli studenti: più di 60 giovani sono già impegnati in percorsi di studio come il Master in Quantum Computing e il nuovo corso di laurea in Ingegneria Quantistica del Politecnico di Torino.
“L’obiettivo – ha spiegato il Rettore Stefano Corgnati – è costruire un hub in cui accademia e innovazione industriale si incontrino, rendendo questa tecnologia accessibile e utile alla società.” Il nuovo centro di competenza rappresenta anche un’opportunità di attrazione per talenti, startup e grandi imprese, sia a livello nazionale che europeo.
Un progetto a forte impatto territoriale
Il potenziale del quantum computing ha già attirato l’attenzione di molte realtà industriali, interessate a esplorare il contributo che questi sistemi possono offrire ai propri processi. Sono numerose le manifestazioni di interesse e di richiesta di partecipazione e utilizzo già espresse dai più rilevanti operatori industriali e associazioni del territorio rispetto a questa iniziativa. L’intera operazione è quindi volta a generare un forte impatto nell’ecosistema territoriale ed è in linea con le più recenti indicazioni strategiche del Governo italiano e della Comunità europea. “L’operazione vede già ora manifestazioni d’interesse di diversi partner industriali. Aumenterà quindi il numero delle imprese che già ora, con l’accompagnamento dei nostri ricercatori, si stanno avvicinando a questo nuovo paradigma computazionale, capace di risolvere in un modo radicalmente diverso problemi tecnici prima intrattabili, dalla finanza alla scienza dei materiali, dalla logistica alla crittografia” commenta Stefano Buscaglia, Direttore generale di LINKS.
Anche l’INRiM è protagonista del progetto, contribuendo allo sviluppo di strumenti di misura innovativi che possano migliorare le prestazioni e l’affidabilità dei qubit superconduttivi. “Il nostro contributo scientifico – spiega Pietro Asinari, Presidente INRiM – mira a rendere i computer quantistici più stabili e pronti per applicazioni industriali avanzate.”
L’Italia si fa spazio nel panorama quantistico europeo
Il computer quantistico di Torino rappresenta una tappa fondamentale nella corsa dell’Italia verso la leadership in uno dei settori chiave del prossimo decennio. “Il nostro supporto – afferma Mikko Välimäki, Co-CEO di IQM – contribuirà a rafforzare l’intero ecosistema quantistico italiano, con particolare attenzione al Piemonte.”
Con questa nuova infrastruttura, Torino si posiziona come uno dei nodi principali del quantum computing europeo, diventando un punto di riferimento per chi vuole immaginare – e costruire – il futuro del calcolo.