Le Village: sbarca a Milano l'hub innovativo di Crédit Agricole

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Il primo “villaggio” dell’innovazione italiano ha aperto le sue porte a Milano il 5 dicembre. Le Village by Crédit Agricole, il modello di incubazione già diffuso in 28 città del mondo – la maggior parte in Francia ma ce ne sono in tutto il mondo, fino a New York e Hong Kong – ora parla anche italiano.

Nella quiete del chiostro restaurato di un convento quattrocentesco, a cui si accede dal portone di un palazzo che affaccia su corso di Porta Romana, trovano spazio 2.700 metri quadri con 200 postazioni di lavoro per ospitare dalle 40 alle 50 startup. Oggi ce ne sono sei: Artemest (ambito Furniture & Design), Eligo (ambito Fashion), Interiorbe (ambito Furniture & Design), Paydo/Plick (ambito Fintech), Risarcimento Viaggi (ambito Future Mobility) e Tutored (ambito France).

Online la prima call per le startup residenti

Una prima rappresentanza dei sei filoni su cui si concentrerà la selezione, affidata a Crédit Agricole e alla collaborazione e alle competenze di abilitatori del mondo dell’innovazione sia pubblici che privati: tre legate alle eccellenze italiane del territorio – Food, Fashion, Furniture – e tre a settori inerenti al gruppo bancario – Fintech/Insurtech, Future Mobility, France. Il 6 dicembre il lancio della prima call per startup residenti.

Quelle già insediate sono state coinvolte con la collaborazione di Nuvolab, venture accelerator e innovation advisor di Milano, il cui CEO Francesco Inguscio ha collaborato con Le Village come partner progettuale e strategico sin dalla prima definizione dell’iniziativa, supportando la creazione del network di abilitatori e startup coinvolti inizialmente nel progetto e affiancando il team del Village fino alla sua apertura.

Il concetto base è quello di ecosistema. Oltre che uno spazio per lavorare e incontrarsi, il “villaggio” offre una serie di servizi: mentoring, programmi di formazione, coaching, incontri di matching con investitori e aziende corporate, supporto al fundraising e all’internazionalizzazione. La banca francese mette a disposizione la sua rete di clienti e di soluzioni finanziarie, e ogni partner porta in dote le sue specificità. Obiettivo: «Promuovere l’innovazione territoriale, favorendo la connessione tra eccellenze. E Milano, città italiana con la più alta concentrazione di startup, è in questo antesignana» come spiega Gabriella Scapicchio, che di Le Village Milano è “sindaco”, dopo 15 anni nel Gruppo CA, dove ha coperto diversi ruoli dal marketing all’innovazione.

I partner sono Arlati Ghislandi, Bearing Point, Econocom, KPMG, NEXI, Nctm Studio Legale, Orrick, PwC e Signify. Nel Village rivestono un ruolo significativo anche Microsoft e alcuni partner “tecnici” come Ideal Standard.

Gli abilitatori che hanno aderito al progetto sono Angels 4 Innovation, E-Novia, Endeavor Italy, Fashion Tecnology Accelerator, Fintastico, Fintech District/Fabrick, Fortytwo, La French Tech, Mobility Up, NABA Nuova Accademia di Belle Arti, Oltre Venture, Seeds&Chips, The Cambridge Management Consulting Labs, United Ventures, Università degli Studi di Milano Bicocca e Uqido.

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