Innovation Nation Forum, in 300 a Milano con Carlo Ratti

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Oltre trecento fra imprenditori, professionisti, amministratori e talenti: lo spaccato di un’Italia che innova e lo fa quotidianamente. Un successo la prima edizione dell’Innovation Nation Forum, l’evento organizzato da Milano Notai e Blum. Comunichiamo l’innovazione oggi, 6 ottobre, all’hotel Rosa Grand del capoluogo lombardo. Per un’intera mattinata gli attori del sistema innovativo italiano si sono confrontati su idee, spunti e aggiornamenti. A «ispirare» i presenti Carlo Ratti, direttore del MIT Senseable City Lab, con il suo intervento iniziale. Ratti è uno dei maggiori profili a livello innovativo in campo internazionale, alla guida di un gruppo di ricerca che esplora l’impatto delle nuove tecnologie sul modo di intendere, progettare e vivere le nostre città. Nel suo speech ha delineato le sfide che attendono la società e il mondo imprenditoriale nei prossimi vent’anni.

«Italia ecosistema fertile e attrattivo»

«L’Italia oggi è molto competitiva nel mondo delle startup – ha detto Carlo Ratti –. Può contare su persone molto qualificate, formate nelle università e nei politecnici italiani e con esperienze in tutta Europa. Rispetto agli Stati Uniti gli italiani hanno lo stesso talento, ma sono più motivati, tendono a stare più a lungo in un progetto». Un ecosistema fertile e attrattivo, quello italiano, che ha fra i suoi vantaggi la disponibilità di spazi di qualità: «Per fare innovazione serve spazio, e vediamo che questo processo sta già cambiando il volto delle nostre città – ha continuato Ratti –. A Parigi Station F, il più grande incubatore d’Europa, appena aperto sta già rinnovando il quartiere in cui è ospitato. Le stesse dinamiche di forte trasformazione urbana le vediamo a Londra e a Berlino: non è una bolla, è un grande cambiamento e città italiane come Torino e Milano offrono grandi potenzialità in questo senso».

Dopo l’intervento iniziale si è passati alla fase di confronto e contaminazione di idee. Otto workshop per quattro grandi temi: Industry 4.0, Health, Fintech e Real Estate. Ogni tavolo vedeva, moderati da giornalisti delle maggiori testate giornalistiche italiane, tre relatori capaci di portare esperienze diverse. Così rappresentanti di fondi di investimento, imprenditori (affermati e giovani rampanti fondatori di startup), abilitatori dell’ecosistema innovativo hanno dato vita ad un vero e proprio network dell’Italia che guarda al futuro, pronta a vincere le sfide di una società, e di un mondo imprenditoriale, in costante evoluzione.

Appuntamento a ottobre del 2018

«L’Italia che innova ha bisogno di un nuovo stile
 di comunicazione che parta dai contenuti
 e dai valori reali – spiega Luca Barbieri, cofondatore di Blum. Comunichiamo l’innovazione, direttore di innovation-nation.it –. Il nostro scopo è quello 
di far dialogare tutti gli attori del Paese reale 
per stimolare, accompagnare, valorizzare la fase 2.0 del sistema, che deve portare l’innovazione
 non al centro del dibattito, ma al centro della prassi».

«Da sempre favoriamo l’incontro e il dialogo tra gli attori dell’innovazione italiana: fondi di investimento, startup, imprese – spiega Giovannella Condò, co-founder di Milano Notai –. Lavoriamo per la loro crescita e la loro internazionalizzazione. Innovation Nation Forum è l’evento che vogliamo offrire, una volta all’anno, a un ecosistema che ha bisogno di occasioni in cui generare valore. Diamo già appuntamento per la seconda edizione nell’ottobre del 2018».

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