Formazione per industria 4.0, al via il credito d'imposta

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È finalmente partito il credito d’imposta «per gli investimenti effettuati dalle imprese per la formazione del personale negli ambiti funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale 4.0». L’ultimo tassello del Piano Impresa 4.0 è quindi realtà, e permetterà alle aziende non solo di acquistare macchinari per favorire la robotizzazione e la digitalizzazione della produzione in tutti i suoi aspetti, ma anche di insegnare ai dipendenti a utilizzare i nuovi strumenti, riqualificandosi passo passo con la trasformazione digitale.

Il decreto attuativo che apre le porte alla “formazione 4.0” è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale 143 del 22 giugno 2018. Possono accedere al beneficio tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Complessivamente sono disponibili 250 milioni di euro, stanziati dalla legge di Bilancio 2018, e la misura è in vigore in via sperimentale solo per l’anno in corso, per il momento. Di fatto ci sono sei mesi per effettuare gli investimenti previsti dalle linee guida del decreto. Sono ammissibili le attività di formazione che mirano ad acquisire e consolidare, da parte dei dipendenti dell’impresa (anche a tempo determinato), le competenze nelle tecnologie rilevanti in chiave 4.0. Per il personale in apprendistato le attività finanziabili sono solo quelle che riguardano l’acquisizione delle competenze, non il loro consolidamento.

Il tetto massimo del credito d’imposta è di 300 mila euro per singolo beneficiario, e riguarda una misura del 40% della spesa. Un approfondimento sulla misura è presente nella scheda sul sito del ministero dello Sviluppo economico.

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